20 aprile 2024
Aggiornato 11:00
La Confcommercio su misure contro crisi economica

«Più coraggio per avviare subito il rilancio»

Si tratta di coniugare il giusto rigore nella gestione dei conti pubblici con la necessità di un adeguato sostengo all’economia reale, anzitutto, alla domanda interna e ai consumi delle famiglie

Bene il piano triennale del piano di stabilizzazione dei conti pubblici, un passo che ha reso l’Italia più credibile rispetto alla crisi del capitalismo finanziario. E bene anche alcuni provvedimenti contenuti nel pacchetto anticrisi: la detassazione per i contratti di produttività, la deducibilità forfetaria dell’Irap, la velocizzazione dei rimborsi fiscali e dei pagamenti della P.A., il potenziamento finanziario dei consorzi di garanzia fidi, l’accelerazione della spesa per le infrastrutture e l’attenzione agli ammortizzatori sociali, ed anche la revisione congiunturale speciale degli studi di settore, per assicurare una compiuta e coerente rilevazione nell’ambito della metodologia degli studi di settore allo scopo di garantire l’effettiva rispondenza.

Ma ai governi europei e a quello italiano Confcommercio chiede più coraggio, e ricorda che il patto europeo è un patto non solo di stabilità ma anche di crescita.

Si tratta, dunque, di coniugare il giusto rigore nella gestione dei conti pubblici con la necessità di un adeguato sostengo all’economia reale, anzitutto, alla domanda interna e ai consumi delle famiglie.

Peccato, dunque, conclude la nota, che non si sia utilizzato mezzo punto di Pil per procedere alla detassazione delle tredicesime mettendo così in campo una azione efficace ed immediata a sostegno dei consumi.

Ora è necessaria e non più rinviabile una azione di coraggio per attuare una politica economica anticiclica, e attenuare il peso della crisi sull’economia reale e preparare il terreno per un rilancio più rapido e duraturo.