2 maggio 2024
Aggiornato 13:00
Sacco più leggero per Babbo Natale?

Anche per i più piccoli non sarà un Natale ricco di doni

Codici: «Solo una famiglia su 5 rinuncerà ad acquistare un giocattolo»

Come ogni anno, il Natale acquista un senso ancor più magico per i bambini. Sono proprio questi ultimi ad avere le richieste più esigenti, ignari di ciò che accade intorno. La crisi mostra un calo negli acquisti. Per coloro che non vogliono rinunciarci, continua la corsa al «pensierino». Ma è difficile accontentare i più piccoli in quest’ottica. Un ruolo predominante è svolto dalla pubblicità che attrae la loro attenzione.

Tra i giocattoli più richiesti troviamo le Barbie e il Castello di diamanti, Gormiti, Cars, Cicciobellobua, le Winx. I prezzi oscillano da un minimo di 20 ¤ per arrivare a giochi più costosi come la Casa dei Sogni di Barbie di circa 130 ¤. Prezzi stabili per alcuni giocattoli che nonostante non rientrano tra le ultime novità e sono presenti sul mercato già da un paio d’anni, non vedono scendere il loro costo. Sicuramente il sacco di Babbo Natale sarà più leggero, malgrado per alcuni prodotti si parli già di tutto esaurito.

Secondo l’Osservatorio Codici , nonostante il difficile momento, solo 1 famiglia su 5 rinuncerà ad acquistare un giocattolo per i loro bambini. In occasione di questo occorre prestare attenzione ai costi: si registra una variazione dello stesso giocattolo da 1 ¤ a 3 ¤ da un rivenditore all’altro. Inoltre, molte famiglie per risparmiare dichiarano di acquistare i giocattoli in bancarella.

Il CODICI, invita, pertanto i consumatori a prestare attenzione alla merce acquistata in bancarella perchè potrebbe essere priva del marchio CE.
Numerose sono le operazioni in Italia di sequestro da parte della Gdf, di giocattoli privi della certificazione Europea. I giocattoli privi di marchio Ce non offrono alcuna garanzia circa la loro sicurezza. I rischi possono essere connessi sia alla qualità delle vernici e delle materie plastiche impiegate. La normativa vigente prevede l'arresto per chi commercializza prodotti che costituiscono pericolo per la salute dei consumatori, soprattutto se ad essere a rischio è la vita dei bambini.