«Per la ripresa serve un'azione mirata, tempestiva e temporanea»
Durante il dibattito sul parere esplorativo di Susanna Florio (gruppo Lavoratori, Italia) sulla strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione, Barroso ha parlato anche del rilancio della strategia stessa
Il 4 dicembre 2008, nel corso della sessione plenaria del Comitato economico e sociale europeo, il Presidente Sepi e il Presidente della Commissione Barroso si sono detti d'accordo sul piano di rilancio e hanno invitato l'Europa ad agire insieme in modo mirato, tempestivo e temporaneo. Secondo entrambi i presidenti, le crisi rappresentano anche nuove opportunità. Durante il dibattito sul parere esplorativo di Susanna Florio (gruppo Lavoratori, Italia) sulla strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione, Barroso ha parlato anche del rilancio della strategia stessa.
Nel suo intervento, Sepi ha anzitutto espresso il pieno appoggio del CESE al piano di rilancio: «Stiamo affrontando la peggior crisi finanziaria che si sia vista dalla fondazione dell'Unione europea. Oggi più che mai l'Europa deve parlare con una sola voce. La strategia di Lisbona può farci da guida, anche in questi tempi difficili. È necessario proporre agli Stati membri misure concrete che permettano di proteggere al meglio i più vulnerabili e di investire nelle infrastrutture, nell'istruzione, nell'innovazione e nella trasformazione in senso ambientale dell'economia».
Sulla stessa linea le dichiarazioni di Barroso: «Il piano di rilancio, che assume pieno significato nel contesto della strategia di Lisbona, si basa su due elementi centrali: misure a breve termine per rafforzare la domanda, salvare posti di lavoro e riportare la fiducia, e «investimenti intelligenti» che stimolino la crescita e permettano una prosperità sostenibile sul lungo periodo. Il principio fondamentale del piano è la solidarietà sociale. È possibile agire per mitigare i costi umani della crisi economica». Per raggiungere gli obiettivi del piano di rilancio, Barroso ha sottolineato la necessità di stabilire uno stretto legame tra gli stimoli di bilancio e le azioni nell'ambito dei quattro settori prioritari della strategia di Lisbona: persone, imprese, infrastrutture ed energia, ricerca e innovazione.
«Più che mai, tengo a ringraziare il Comitato per essere stato, fin dall'inizio, pienamente coinvolto nel monitoraggio della strategia di Lisbona. Ho bisogno dell'appoggio del Comitato e della sua capacità unica di mobilitare gli attori economici e sociali negli Stati membri e nella società civile. Più che mai dobbiamo dimostrare la nostra determinazione ad affrontare la crisi attuale», ha concluso il Presidente della Commissione.
Nel presentare il suo parere, la relatrice Florio ha dichiarato: «Il Comitato vuole trasmettere un messaggio chiaro: quello dell'importanza della democrazia partecipativa e del rafforzamento del dialogo civile e sociale. Con questo parere, presentiamo un'idea di governance che sottolinea la responsabilità dei diversi livelli di governo e di amministrazione». A proposito del piano di rilancio, Florio ha evidenziato che «l'obiettivo deve essere la creazione di milioni di opportunità di occupazione, un più forte sostegno alle imprese e più investimenti, ricerca, istruzione e università».
Nel corso del dibattito, il presidente del III gruppo Staffan Nilsson ha sottolineato l'importanza di sostenere la strategia di Lisbona e di concentrarsi su progetti di lungo periodo, in grado di coinvolgere maggiormente tutte le parti della società civile. Henri Malosse, presidente del I gruppo, ha dichiarato che la crisi attuale va affrontata a livello sia nazionale che internazionale, e ha proposto di investire nelle infrastrutture e di creare partenariati con le aziende private. Il presidente del II gruppo Georgios Dassis ha ricordato che molti lavoratori e le loro famiglie sono stati o saranno colpiti dalla crisi. Il rischio non riguarda soltanto la possibilità di perdere il lavoro, ma anche la sicurezza delle future pensioni. Ha chiesto quindi che siano avviate iniziative ambiziose e solide. Tutti i presidenti hanno ringraziato Barroso per il piano di rilancio e gli hanno assicurato il loro pieno appoggio.
Il parere di Florio è stato adottato con 100 voti favorevoli e sette contrari.
- 02/10/2020 Galloni: «Perché l'Italia va verso il baratro (e come potrebbe salvarsi)»
- 24/08/2020 Carlo Bonomi: «Rischiamo una crisi irreversibile»
- 12/08/2020 Paganini: «Le politiche economiche di questo governo creano solo la decrescita felice»
- 17/06/2020 La speranza di Romano Prodi: «Se facciamo presto con misure economiche tragedia limitata»