26 aprile 2024
Aggiornato 01:00

«Governo nega a emigrati il bonus famiglia»

Così scrive in una nota il deputato del Pd eletto all’estero Gino Bucchino

«A differenza della ‘quattordicesima’ concessa dal Governo Prodi anche ai pensionati italiani residenti all’estero, il ‘bonus famiglia’ introdotto dal Governo Berlusconi con il decreto legge n.185/2008 per un importo variabile tra i duecento ed i mille euro, è stato subordinato alla residenza in Italia. Il Governo di centrodestra si è nuovamente ‘dimenticato’ degli italiani che vivono all’estero in condizioni di disagio economico».

Così scrive in una nota il deputato del Pd eletto all’estero Gino Bucchino. Il decreto prevede l’attribuzione, per il solo anno 2009, ai soggetti residenti in Italia, componenti di un nucleo familiare a basso reddito, di un bonus straordinario. I beneficiari dell’una tantum devono quindi essere innanzitutto residenti in Italia e aver conseguito nel 2008 redditi appartenenti alle categorie di lavoro dipendente ed assimilato e di pensione. L’importo del bonus varia a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare, di eventuali componenti portatori di handicap e del reddito complessivo familiare:ad esempio ad una famiglia composta di due componenti verrà erogata una somma di trecento euro qualora il reddito complessivo familiare non sia superiore a diciassettemila euro; ad una famiglia composta di cinque componenti verrà erogata una somma di seicento euro qualora il reddito complessivo familiare non sia superiore a ventimila euro.

Il beneficio non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali». «Insomma – conclude Bucchino - il Governo ha nuovamente perso una buona occasione per dimostrare un minimo di attenzione e di sensibilità verso i nostri connazionali più sfortunati e bisognosi residenti all’estero ai quali sono già stati negati importanti benefici come l’esenzione dell’ICI, l’assegno di solidarietà, la sanatoria degli indebiti pensionistici, l’importo aggiuntivo sulla tredicesima mensilità di pensione».