Le professioni associative: una emergenza sociale
Lupoi: «Siamo una realtà professionale, non un fenomeno sociologico»
«Le professioni associative sono una emergenza sociale. E il governo ha il dovere morale di affrontarla!» con queste parole Giuseppe Lupoi è intervenuto ieri al convegno «New Deal per le professioni» organizzato da Pierluigi Mantini (Pd) e Michele Vietti (Udc).
«Non è pensabile oggi sentir ancora qualcuno sostenere che le professioni non regolamentate (perché non vi è nessun albo o percorso formativo giuridicamente riconosciuto che le regolamenti) siano dei semplici fenomeni sociologici e per questo irrilevanti in quanto professionisti» – ha continuato Lupoi. «Stiamo parlando di milioni di professionisti tra consulenti di direzione, esperti in logistica, pubblicitari, informatici, sociologi, mediatori familiari, interpreti, grafologi, formatori, tributaristi e molti altri ancora che il Colap rappresenta e che sono allo stato di fatto una realtà del sistema professionale non un fenomeno!».
«Parliamo di donne e uomini - spiega Lupoi - che esercitano quotidianamente la loro attività professionale al servizio della cittadinanza e che nonostante tutto restano per lo stato italiano dei fantasmi senza uno status sociale (non sono professionisti, ma non sono neppure artigiani, non sono contadini, non sono imprenditori) e senza una dignitas (in quanto non hanno neppure il diritto ad avere una pensione con una cassa ad hoc, come tutti i professionisti.).
«Se oggi vogliamo davvero segnare l’inizio di un new deal per le professioni allora non possiamo non prendere atto che ci troviamo di fronte ad una emergenza sociale di dimensioni ragguardevoli, che non può più accettare che scaramucce corporative ne ostacolino il giusto e necessario riconoscimento».- 08/02/2012 Tra architetti e ingegneri il 50% è under 40
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