Un miliardo di euro per garantire il credito delle PMI
Presentato oggi dall'assessore Campagnoli l'accordo tra Regione Emilia-Romagna, Consorzi fidi e banche aderenti. Fissato uno spread massimo sull'euribor. Campagnoli: «Un sostegno concreto per il credito a breve termine delle PMI»
Un miliardo di euro di plafond e un tasso d’interesse non superiore all’euribor maggiorato di uno spread massimo di 1,5 punti.
Sono i punti principali dell’accordo anti recessione per garantire l’accesso al credito delle pmi sottoscritto da Regione Emilia-Romagna, Consorzi fidi e Istituti di credito aderenti e che si affianca alle recenti iniziative regionali a sostegno dell’economia e del credito, in particolare ai 50 milioni messi a disposizione dalla Regione lo scorso ottobre.
«In una fase molto difficile dei mercati e dell’economia – ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli presentando l’intesa – la Regione Emilia-Romagna, insieme ai Consorzi fidi e agli istituti di credito, si impegna perché sia garantito l’accesso al credito delle piccole e medie imprese del nostro tessuto produttivo. Questa intesa è frutto del tavolo di confronto - avviato con Unioncamere, Consorzi fidi regionali e associazioni di categoria - per individuare insieme al sistema bancario e creditizio gli strumenti e le condizioni economiche più adeguate per garantire la continuità nell’erogazione del credito».
Il sistema bancario che aderisce all’accordo metterà a disposizione delle imprese un plafond complessivo di risorse pari a 1 miliardo di euro che sarà utilizzato per l’erogazione di finanziamenti a breve/medio termine necessari a soddisfare i fabbisogni delle imprese legati al consolidamento delle passività e alla gestione del capitale circolante. In particolare i finanziamenti saranno erogati per soddisfare le esigenze di liquidità straordinaria delle imprese e garantire il pagamento di imposte, tasse, contributi, tredicesime e quattordicesime. Le risorse serviranno anche a favorire lo smobilizzo del capitale circolante delle imprese, e in particolare dei crediti maturati nell’esercizio dell’attività imprenditoriale attraverso l’utilizzo dei crediti non ceduti ed esigibili che le imprese vantano nei confronti delle pubbliche amministrazioni, delle imprese ammesse alle procedure di amministrazione straordinaria e/o di quelle che appartengono alla filiera facente capo a queste ultime. Il terzo obiettivo è di consentire di anticipare – attraverso le forme tecniche che saranno individuate - il pagamento della cassa integrazione guadagni ordinaria/straordinaria.
Il tasso di interesse che le banche si impegnano ad applicare ai finanziamenti erogati sarà pari all’euribor maggiorato di uno spread massimo pari a 150 basis points.
«Dopo gli interventi a protezione del sistema bancario adottati a livello nazionale – ha concluso Campagnoli – è indispensabile passare al sostegno alle imprese e all’economia reale per evitare che intoppi ai flussi finanziari necessari all’attività delle nostre imprese determinino una crisi di fiducia negli investimenti. Anche in momenti come questi, va tutelata e sostenuta la predisposizione delle imprese emiliano-romagnole agli investimenti in innovazione. Vocazione testimoniata, anche nelle ultime settimane, dalla partecipazione assai alta delle aziende ai programmi regionali in corso per il sostegno e gli investimenti in innovazione, ricerca, risparmio energetico».
Bando per le pmi
L’accordo per il credito si affianca alle misure recenti per sostenere gli investimenti delle pmi regionali.
E’ tuttora in corso (fino al 31 maggio 2009) il bando del Piano triennale (Misura 1.1 azione B, ex Sabattini, L. 598) che finanzia l’acquisto di beni materiali, immateriali e servizi per favorire l’innovazione delle imprese. Il bando è stato riaperto dopo la prima scadenza del 16 novembre 2008.
Il finanziamento è concesso ad un tasso onnicomprensivo (al lordo delle spese) non superiore, se variabile, all’euribor maggiorato di 1,25 punti percentuali al netto delle imposte, se fisso, invece, non superiore all’irs, maggiorato di 1,25 punti percentuali al netto delle imposte.
Sino alla prima scadenza del 16 novembre, avevano presentato domanda 1.413 imprese, pari a 483.5 milioni di investimenti e a oltre 26,1 milioni di contributi erogati. Dalla riapertura del bando ad oggi sono già 255 le imprese che hanno fatto domanda, pari a 103,7 milioni di investimenti ammessi e quasi 6,5 milioni di contributi erogati.
Bando per gli investimenti delle imprese artigiane
Risale al marzo scorso, invece, il nuovo bando per l'erogazione di contributi in conto interesse a favore delle imprese artigiane di produzione e di servizio dell'Emilia-Romagna. Con il bando sono agevolati gli investimenti per l'innovazione tecnologica, di servizio, organizzativa, commerciale, di prodotto e di processo produttivo, oltre che alla riduzione dell'impatto ambientale del ciclo produttivo e dei prodotti, allo sviluppo sostenibile, ad introdurre sistemi di sicurezza sui luoghi di lavoro.
I tassi di interesse che le banche e le società di leasing si sono impegnate ad applicare in relazione ai finanziamenti bancari e alle locazioni finanziarie prevedono uno spread massimo compreso tra l’1 e l’1,5.
Al bando, aperto fino al luglio scorso, hanno fatto domanda 577 imprese, pari a 90,88 milioni di euro di finanziamenti ammessi e quasi 6,5 milioni di contributi erogati.
Bando per gli investimenti in tecnologie energetico-ambientali
A testimonianza della vocazione delle Pmi emiliano-romagnole agli investimenti in innovazione ci sono anche i risultati del bando per progetti innovativi nel campo delle tecnologie energetico-ambientali.
Sino ad ora sono 145 le domande pervenute, per un totale di investimento previsto di 43 milioni di euro e un totale di contributi richiesti di circa 18 milioni di euro.