24 aprile 2024
Aggiornato 17:00
«Necessario preservare orizzonte sviluppo»

«Scelte su occupazione e attività impoveriranno azienda»

È quanto sostiene il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, in merito alle comunicazioni fornite stamattina dall’Ad di Telecom Italia, Franco Beranbè, alla comunità finanziaria

«Allo stato ciò che colpisce sono gli ulteriori tagli occupazionali annunciati a livello nazionale e la progressiva dismissione di attività ritenute non più strategiche: scelte che inevitabilmente impoveriranno l’azienda, restringendone il campo di azione». È quanto sostiene il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, in merito alle comunicazioni fornite stamattina dall’Ad di Telecom Italia, Franco Beranbè, alla comunità finanziaria. Comunicazioni, precisa il sindacalista, «che richiedono alle organizzazioni sindacali una valutazione ponderata che sarà possibile solo dopo una attenta lettura della documentazione aziendale e dopo i primi incontri tra le parti».

Inoltre, aggiunge Solari sempre in riferimento alle comunicazioni dell’Ad, «nonostante la previsione di una ripresa dei ricavi a livello consolidato, a parità di perimetro, e l’attenzione ai settori innovativi, che dovrebbero portare la loro incidenza al 28% a livello domestico, resta forte la preoccupazione di una prevalente concentrazione sull’efficienza e la riduzione dei costi e degli investimenti, anziché sulla innovazione e la crescita». Le difficoltà, poi, «sono ulteriormente incrementate dal fatto che i 4000 esuberi annunciati si sommano ai circa 5000 esodi su basi consensuali e volontarie concordati solo pochi mesi fa».

«Bernabè ha espresso fiducia sul confronto che si aprirà con le organizzazioni sindacali - spiega il dirigente sindacale - per parte nostra ribadiamo la necessità di preservare un orizzonte di sviluppo e di occupazione anche in considerazione del contesto estremamente preoccupante della situazione economica del Paese». Nei prossimi giorni, conclude Solari, «si dovrà concordare con Cisl e Uil una linea di azione unitaria e aprire una discussione sul futuro dell’azienda con l’insieme dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali».