«Gli agricoltori vogliono uno stato “low cost”»
Il Presidente di Confagricoltura Vecchioni: «Appoggio alla campagna anti-province»
Confagricoltura aderisce con convinzione alle iniziative dirette all’abolizione delle Province. Lo rimarca il suo presidente Federico Vecchioni, che evidenzia come l’Organizzazione degli imprenditori agricoli da tempo stia portando avanti una battaglia contro le sovrastrutture amministrative e gli eccessi burocratici.
«Le Province sono un peso ed un costo ingente per la collettività e le imprese – sostiene Federico Vecchioni -. Tagliarle sarebbe un atto meritorio nella direzione di una semplificazione degli assetti istituzionali dello Stato che sono fin troppo pletorici: 20 regioni, 107 province (ed altre 26 in cantiere), 8100 comuni, 330 comunità montane, 63 consorzi di bacino».
«C’è una vera e propria ragnatela burocratica che avviluppa la società e le imprese e che costa - prosegue il presidente di Confagricoltura – qualcosa come 17 miliardi di euro all’anno; una cifra pari ad un’intera manovra finanziaria e di cui l’80% va per il solo auto-mantenimento».
«Gli imprenditori agricoli vogliono uno Stato «low cost» - rimarca fermamente il presidente Vecchioni - che sia snello, agile e che fornisca servizi e non barriere alla collettività ed alle imprese».
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