2 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
Le famiglie italiane spendono 466 euro/mese per mangiare

«Con bonus famiglie è scandaloso +30% pasta»

E’ quanto afferma la Coldiretti, in occasione della divulgazione dei dati Istat sull’inflazione a novembre

Nel momento in cui vengono varate dal Consiglio dei Ministri misure di intervento a sostegno dei consumi con il bonus famiglie, è bene che l’Antitrust intervenga sullo scandaloso ed ingiustificato aumento record del della pasta mentre il prezzo del grano dimezzato su valori inferiori a quelli di venti anni fa, insostenibili per gli agricoltori italiani.

E’ quanto afferma la Coldiretti, in occasione della divulgazione dei dati Istat sull’inflazione a novembre nel sottolineare che la pasta, soprattutto tra le classi meno elevate di reddito, è una delle componenti fondamentali della dieta degli italiani, con consumi medi procapite che in Italia sono sui 28 chili a persona, tre volte superiori a quelli di uno statunitense, di un greco o di un francese, cinque volte superiori a quelli di un tedesco o di uno spagnolo e sedici volte superiori a quelli di un giapponese.

La spesa alimentare delle famiglie è - sottolinea la Coldiretti - pari in media mensilmente a 466 euro destinati nell'ordine principalmente all'acquisto di carne per 107 euro, di frutta e ortaggi per 84 euro, di pane e pasta per 79 euro e di latte, uova e formaggi per 62 euro, pesce per 42 euro, zucchero, dolci e caffè per 32 euro, bevande per 42 euro e 18 euro per oli e grassi. Ma l'andamento dei prezzi alimentari - precisa la Coldiretti - incide sopratutto sugli anziani e sulle famiglie numerose con le coppie con tre o piu' figli che destinano porzioni piu’ elevate del proprio reddito all’acquisto di cibi e bevande con una percentuale di ben il 21 per cento della spesa complessiva.
Per questo - sostiene la Coldiretti - è scandaloso che, nonostante dall’inizio dell’anno il prezzo del grano duro per la pasta sia piu’ che dimezzato al di sotto dei valori di venti anni fa, la pasta continua a far registrare un aumento dei prezzi vertiginoso e ingiustificato (+ 30 per cento). Si è spaventosamente allargata - denuncia la Coldiretti - la forbice dei prezzi dal campo alla tavola con il prezzo pagato agli agricoltori per il grano duro che è sceso sotto i 0,22 euro al chilo, mentre quello della semola è di 0,38 euro al chilo e quello della pasta è salito a 1,6 euro al chilo, secondo il servizio Sms consumatori del ministero delle Politiche Agricole. Una situazione drammatica nelle campagne dove non si riescono a coprire i costi di produzione e sono a rischio le prossime semine e quindi le forniture per la pasta Made in italy.

La pasta rappresenta in realtà - continua la Coldiretti - la punta di un iceberg delle distorsioni presenti sul mercati dei prodotti alimentari dove gli aumenti al consumo si a su base mensile (+0,1 per cento) che su base annuale (+ 4,7 per cento) sono in netta controtendenza con il calo del 7 per cento dei prezzi agricoli alla produzione registrati ad ottobre, secondo i dati Ismea – Ac Nielsen.

Nel 2008 sono complessivamente rimaste sono stagnanti le quantità acquistate (+ 0,3 per cento), si sono verificate - conclude la Coldiretti - variazioni nella composizione della spesa con piu' pollo e meno bistecche: si sono ridotti i consumi di pane (- 2,5 per cento), carne bovina (- 0,5 per cento) e formaggi (- 0,6 per cento), mentre salgono pollo (+3,2 per cento), maiale e salumi (+2,3 per cento), latte (+1,8 per cento), frutta fresca (+2,8 per cento) e ortaggi (+0,1 per cento), secondo le rilevazioni Ismea Ac Nielsen relativi ai primi nove mesi del 2008.

STRUTTURA DEI CONSUMI ALIMENTARI DELLE FAMIGLIE EURO/MESE
Carne 107 euro
Pane, pasta e trasformati di cereali 79 euro
Latte, formaggi e uova 62 euro
Ortaggi, frutta e patate 84 euro
Pesce 42 euro
Zucchero, dolciari e caffè 32 euro
Bevande 42 euro
Oli e grassi 18 euro
In totale 466 euro
Fonte: Elaborazione Coldiretti su dati Istat