28 marzo 2024
Aggiornato 11:00

Michele Sichenz è il nuovo Segretario Provinciale FP Cgil Genova

Ieri pomeriggio il Direttivo della FP Cgil di Genova, riunito presso il Salone Governato della Camera del Lavoro di Via S.G. d’Acri, ha eletto Michele Sichenz, Segretario Generale della Funzione Pubblica genovese. Sichenz prende il posto di Maurizio Pozzobon chiamato, lo scorso 20 novembre, alla guida della FP Cgil Liguria.

Il nuovo Segretario - dipendente della Provincia di Genova - inizia la sua attività sindacale come delegato di base dell'Ufficio di Collocamento; dal 1992 è in distacco come funzionario del comparto Ministeri e nel 1996 è eletto nella Segreteria Provinciale con la responsabilità del Comparto contrattuale delle Funzioni Centrali.
Sichenz, 51 anni, nel suo discorso di presentazione al Direttivo ha voluto sottolineare la responsabilità che comporta dirigere la FP Cgil del pubblico impiego in una fase in cui i lavoratori pubblici sono sottoposti a continui attacchi, strumentali, da parte del Governo.

Entrando nel merito dell’attività sindacale Sichenz ha richiamato i caratteri di estrema drammaticità dell’attuale fase economica e le conseguenti difficoltà che ricadono sul mondo del lavoro. In modo particolare ha richiamato l’attenzione alle nuove norme che penalizzano i lavoratori pubblici, il funzionamento dei servizi e infine l’orgoglio di essere militanti di una Organizzazione Sindacale che tiene saldi il rispetto degli impegni e del mandato consegnato dai lavoratori e dalle lavoratrici «L’azione politica della FP genovese sarà orientata alla massima coerenza con la strategia e l’iniziativa indicata dal gruppo dirigente nazionale della categoria, in un proficuo confronto costante con la Camera del Lavoro di Genova» ha dichiarato il nuovo Segretario, e ancora «uno degli obiettivi di questo nuovo ciclo sarà il rinnovamento e il ringiovanimento del gruppo dirigente della nostra organizzazione; ma un ulteriore sforzo dovrà vertere alla ricomposizione dell’unità sindacale su basi diverse da quelle rese impraticabili dagli accordi di Cisl e Uil con il Governo».