18 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Unaprol e Veronafiere candidano Portfoil

Portfoil ambasciatore qualità 100% italiana in Cina

«Il made in Italy in Cina è una sfida ancora tutta da giocare e Shanghai, la città con oltre 100 ristoranti italiani, rappresenta la nuova frontiera per l’olio extravergine di oliva di qualità»

«Il made in Italy in Cina è una sfida ancora tutta da giocare e Shanghai, la città con oltre 100 ristoranti italiani, rappresenta la nuova frontiera per l’olio extravergine di oliva di qualità». Lo afferma Massimo Gargano presidente di Unaprol a margine del seminario Portofoil – Italian selected extra virgin olive oils - promosso dal Consorzio Olivicolo Italiano nell’ambito del 10° Vinitaly China organizzato da Veronafiere che si concluderà domani 22 novembre con un workshop a Macao.

«Il nostro obiettivo dice Gargano è quello di intercettare un pubblico di consumatori sempre più vasto, culturalmente evoluto e alto spendente in grado di riconoscere la qualità».
«Nel 2007 - con oltre 16.53 milioni di dollari in valore, l’olio di oliva ed altri grassi hanno rappresentato la terza voce dell’export in Cina dopo il vino e il cioccolato – ha riferito Maurizio Forte direttore ICE di Shanghai, e registra un + 46,89% rispetto al 2006». Un trend di crescita favorevole che è confermato già nei primi nove mesi del 2008. «A fine settembre di quest’anno, abbiamo superato in valore gli 11.55 milioni di dollari – ha poi aggiunto Forte - e siamo cresciuti dell’83.66% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno».

In tutta la Cina sempre nel 2007 sono stati importati poco più di 32 milioni di dollari di olio di oliva. L’Italia detiene il 30,14% del mercato cinese e rispetto al 2006, la sua quota di mercato è cresciuta del 14.59%. Una goccia nel mare di oltre un miliardo e 350 milioni cinesi. Ma anche un grosso risultato se si pensa che negli anni 90’ le esportazioni di olio di oliva erano quasi inesistenti in questo Paese.
«Con l’olio extra vergine di oliva made in Italy, compagno di viaggio del Vinitaly China, Veronafiere – ha riferito il consigliere delegato all’internazionalizzazione Camillo Cametti – mira ad incrociare quel potenziale bacino di oltre 350 milioni di consumatori cinesi benestanti e con alta capacità di acquisto che rappresenteranno entro il 2020 il bacino di riferimento per il business del made in Italy di alta qualità».

La scelta di Shanghai per Portfoil è strategica. La metropoli ha 16 milioni di abitanti. E’ il primo porto commerciale al mondo ed ha un reddito pro-capite di oltre 7.000$ contro i 1.970 dollari della media nazionale ed è la città dove si seguono maggiormente le tendenze occidentali – dalla moda all’alimentazione - con una popolazione giovane e, spesso, benestante. Shanghai, con oltre 5 chilometri quadrati di superficie allestita, sarà anche la sede dell’Expo internazionale del 2010, dedicato agli stili di vita del XXI secolo. Un appuntamento che potrebbe dare un forte impulso all’interscambio bilaterale Italia-Cina ancora contenuto in un esiguo 1% di quota per quanto attiene alle esportazioni tricolori sul totale dell’export mondiale verso Pechino e in un 2% dell’import globale di prodotti Made in China.
Portfoil, che presenta la migliore offerta dell’olio extra vergine di oliva 100% made in italy, prodotto da 150 aziende Unaprol, mira ad incrociare le nuove tendenze alimentari della popolazione locale.

I cinesi guardano all'aspetto salutare del cibo tanto quanto al gusto. La cucina occidentale sia per il costo che per il gusto, rimane largamente appannaggio della comunità straniera e di una élite di cinesi. La maggioranza dei ristoranti italiani a Shangahi è localizzata nella zona che ha la più alta concentrazione di uffici stranieri. Ci sono ristoranti di altre cucine nazionali e finora quella italiana è la più diffusa, seguita da quella stile americano, quelle francese e tedesca e le new entry sono i ristoranti spagnoli, russi e greci.

L'affluenza di clienti cinesi ai ristoranti italiani supera il 30% del totale e il restante è composto da stranieri. Le persone che frequentano i ristoranti occidentali sono quelle che, per lavoro, hanno contatti con gli stranieri, viaggiano per lavoro si considerano cittadini del mondo, guadagnano abbastanza tanto da permettersi uno stile di vita più elevato.
Portfoil diventa per questo bacino di consumatori alto spendenti, il tour operator del gusto italiano e li accompagna nel viaggio dei mille sapori dell’olio extra vergine di oliva di alta qualità, 100% made in Italy.