29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Polemiche dopo la trasmissione televisiva “Report” andata in onda la scorsa domenica

«Illegalità è piaga per mare e pescatori onesti»

Lo afferma Ermete Realacci, Ministro dell’Ambiente del Governo Ombra del Pd, annunciando un’interrogazione parlamentare sulla pesca illegale ai Ministri Zaia, Prestigiacomo e Maroni

«La pesca illegale è una piaga per i nostri mari e danneggia in primo luogo i pescatori onesti che subiscono la concorrenza sleale di chi senza scrupoli impoverisce il mare e altera in modo irreversibile i sistemi naturali», lo afferma Ermete Realacci, Ministro dell’Ambiente del Governo Ombra del Pd, annunciando un’interrogazione parlamentare sulla pesca illegale ai Ministri Zaia, Prestigiacomo e Maroni a seguito della trasmissione televisiva «Report» andata in onda la scorsa domenica.

«Quella della pesca con le spadare, vietata da anni in Italia e in Europa», aggiunge Realacci, «è una questione ancora vergognosamente aperta nel nostro paese. La trasmissione Report ha mostrato, con la potenza delle immagini, quanto ci sia ancora da intervenire in termini di normative, di controlli e di contrasto all’illegalità».

Nell’interrogazione presentata da Realacci si chiede in particolare ai Ministri dell’Agricoltura, dell’Ambiente e degli Interni di aprire un inchiesta sulla vicenda del Porto di Bagnara Calabra denunciata dalla trasmissione Report per accertare le effettive responsabilità su quanto accaduto e al tempo stesso verificare se le forze dell’ordine preposte al controllo di eventuali illegalità del settore della pesca siano effettivamente messe in condizione di svolgere le loro funzioni attraverso una congrua dotazione di mezzi e uomini in organico. Di verificare come siano stati effettivamente utilizzati i fondi destinati alla riconversione del settore della pesca con le spadare e in caso di una mancata rendicontazione chiedere la restituzione degli stessi fondi e infine se non si intenda aprire un’indagine sugli attrezzi per la pesca alternativi alle spadare attualmente utilizzati da molti pescatori come le cosiddette ferrettare e le reti da posta, sempre più difficili da identificare rispetto alle illegali spadare.