Eni: Firmato Accordo Quadro con il Politecnico di Torino per le attività di ricerca
Avviata una collaborazione su temi di ricerca e sviluppo che si ricollegano a specifiche competenze nell'area dell'ingegneria dei giacimenti petroliferi
E' stato firmato oggi presso il Centro di Ricerca Donegani di Novara, l'accordo quadro tra Eni e Politecnico di Torino per le attività di ricerca tecnologica.
L'accordo che sancisce e rilancia il consolidato rapporto di collaborazione tra Eni e Politecnico di Torino ha visto tra le tante iniziative la realizzazione del Master Universitario di II livello in Ingegneria del petrolio attivato dall'anno accademico 2003/2004.
Numerosi sono inoltre i progetti di ricerca sviluppati tra Eni e il Politecnico di Torino, tra i quali l'ingegnerizzazione di alcuni importanti risultati attraverso lo spin-off Dream, che hanno visto un costante incremento negli ultimi anni. Oltre a istituire un «osservatorio» permanente sulle tecnologie più avanzate dell'upstream Oil&Gas, e stata avviata una collaborazione su temi di ricerca e sviluppo che si ricollegano a specifiche competenze nell'area dell'ingegneria dei giacimenti petroliferi.
Per Eni, l'innovazione tecnologica e al centro della propria strategia di medio-lungo termine. A tal fine il primo Master Plan Tecnologico dell'azienda formulato nel 2006, individua le principali sfide che il settore energetico dovrà affrontare nei prossimi anni, identificando le priorità strategiche. Inoltre definisce gli obiettivi di innovazione tecnologica e indica le azioni necessarie per migliorare l'efficienza e l'efficacia delle attività di ricerca e sviluppo.
Un punto di forza del progetto e rappresentato dagli accordi di collaborazione scientifica con le Università più prestigiose e i Centri di Eccellenza in Italia e all'estero per rafforzare il proprio patrimonio tecnologico nel settore dell'energia e delle industrie collegate. E' in questo scenario che si colloca l'accordo quadro per attività di ricerca tra Eni e Politecnico di Torino, che si aggiunge a quelli già in essere con il Politecnico di Milano e il MIT di Boston.
In particolare, sono allo studio sensori innovativi e metodi di monitoraggio della produzione e del movimento dei fluidi nei giacimenti, con l'obiettivo di ottenere in modo economico informazioni sempre più immediate ed affidabili per ottimizzare in tempo reale la produzione e massimizzare il fattore di recupero degli idrocarburi.
Sono inoltre in una fase di valutazione possibili sistemi per la trasmissione di energia termica in giacimento, allo scopo di favorire la produzione di oli pesanti, riducendone la viscosità.
Per il Politecnico questa convenzione rappresenta la conferma della solidità dei rapporti con Eni e pone le basi per un ulteriori sviluppo nella ricerca e la formazione nel settore energetico.
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