Approvate le misure per la ristrutturazione e conversione dei vigneti
Petrini: «Competitività dei produttori, qualità, identità delle produzioni e riduzione dei costi, gli obiettivi principali dell’intervento»
Su iniziativa del vicepresidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini, la Giunta regionale ha approvato le disposizioni per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti marchigiani. La decisione riguarda le campagne vitivinicole del quinquennio che parte con la campagna 2008/2009 e termina con quella 2012/2013.
«Occorre continuare l’operazione di rinnovamento del patrimonio viticolo regionale, concentrandosi soprattutto su alcuni fattori: alti costi gestionali, rispondenza alle tendenze dei consumi, meccanizzazione colturale» commenta Petrini, che aggiunge «considerando i punti di forza e di debolezza della filiera vitivinicola delle Marche, delle sue potenzialità e del contesto internazionale, gli obiettivi principali da perseguire con la ristrutturazione e riconversione dei vigneti sono l’aumento della competitività dei produttori, la crescita qualitativa delle produzioni e il loro rafforzamento identitario, oltre che la riduzione dei costi».
Le misure approvate si applicheranno all’intero territorio regionale, mentre saranno ammessi a contributo solo gli interventi finalizzati al reimpianto di vigneti con densità pari o superiore a 2mila e 500 ceppi\ettaro, con la possibilità di derogare solo a fronte di vini a denominazione di origine che nei relativi disciplinari prevedono densità diverse. Il sovrainnesto sarà consentito su vigneti con densità superiore a 2mila e 500 ceppi\ettaro, di età pari o inferiore a dieci anni e purché l’intervento riguardi almeno il 70 per cento dei ceppi esistenti. Altre limitazioni all’accesso ai contributi saranno date dalla forma di allevamento, dalla iscrivibilità all’Albo dei vini a Denominazione di origine, dalla possibilità di meccanizzazione, dalla varietà delle uve.
L’entità del contributo erogabile sarà pari al 50 per cento dei costi effettivi di ristrutturazione e riconversione. L’importo medio del contributo non potrà superare gli 8mila e seicento euro a ettaro. Previste poi compensazioni al 100 per cento per le perdite di reddito causate dagli interventi.
Sarà possibile anche richiede un’anticipazione sul contributo, in questo caso occorrerà la presentazione di una fideiussione pari al 120 per cento dell’importo dell’aiuto spettante.
Le richieste di contributo dovranno essere presentate all’Agea entro il quindici gennaio di ogni anno.
Le disposizioni approvate verranno trasmesse al MIPAAF e ad Agea e a breve verranno fissate le procedure per la presentazione delle domande della campagna 2008/2009.
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