19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
«Grazie al governo Berlusconi scalo di Palermo viene declassato con grave danno per la città»

«Cammarata arriva in ritardo, il danno è fatto»

Dichiarazione del sen. Costantino Garraffa, vicepresidente commissione Industria

L'allarme del sindaco avv. Cammarata è tardivo. La chiamata a raccolta dei parlamentari di Palermo per salvare l'aeroporto Falcone-Borsellino è inutile. Certo, se ci sarà una riunione parteciperò per ribadire quanto ho già detto nel dibattito in Senato nelle commissioni competenti e per evidenziare le responsabilità di chi ha deciso di declassare l'aeroporto palermitano. Diventerà, infatti, uno scalo turistico che, in una prima fase, non avrà le risorse per pagare tutte le aziende dell'indotto, in quanto la vecchia Alitalia non avrà i fondi necessari per far fronte a tutti i debiti.

Si doveva fare di più. Ma né i responsabili del Falcone-Borsellino, né i parlamentari del Pdl hanno fatto la voce grossa per impedire questo schiaffo alla capitale della Sicilia. Purtroppo non bisognava disturbare il manovratore.

La Gesap, presieduta dal primo dei non eletti alla Camera nelle liste del partito di Berlusconi, poteva e doveva adottare azioni più efficaci. Qualche anno fa pagò due giornali nazionali per pubblicare in una pagina intera l'interrogazione di tre senatori di Fi che chiedevano una certificazione utile alla funzionalità dell'aeroporto. Nulla di tutto questo oggi è stato messo in campo.

La riduzione dei voli provocherà licenziamenti non soltanto in Alitalia, ma anche nell'indotto, dai dipendenti di aziende che orbitano a supporto dei servizi aeroportuali, a quelli che assistono i turisti, dai tassisti agli albergatori: è una filiera lunghissima. Mi auguro, nel contempo, che per gli slot che verranno liberati sia da Alitalia che da Airone altre compagnie si presentino.

Nella speranza che si possa garantire almeno una presenza di visitatori a Palermo e nell'isola che con le loro scelte aiutano il turismo, comparto fondamentale per l'economia della nostra terra.