29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Osservatorio Codici: «Cambiano le abitudini alimentari degli italiani»

Il pranzo completo cede il posto ai piatti unici

Una pausa pranzo costa in media dai 120 ai 200 euro al mese

Uno studio dell’osservatorio CODICI ha fotografato di recente una Italia completamente diversa nelle sue abitudini di vita che vanno da quelle alimentari alla gestione del manegement economico. Il pranzo completo cede il posto ai piatti unici e fuori casa prevalgono sempre di più panini o tramezzini (31%), pizza (29%), o insalate (19%).

Una crescita rilevante è stata registrata anche nel consumo di ortaggi, frutta e verdura da consumare direttamente in ufficio, prodotti già selezionati, lavati e asciugati acquistabili ai supermercati ad un costo più accessibile, piuttosto che al bar dove, si sa, i prezzi continuano a lievitare. Inoltre, gli operatori del CODICI hanno intervistato un campione di 1000 famiglie nelle città di Roma, Milano, Bologna, Napoli e Bari e facendo una media è stato rilevato che una pausa pranzo composta da un primo, un contorno e una bibita costa in media dai 6 euro ai 10 euro a persona. I prezzi più bassi sono stati riscontrati nelle città del sud, proibitive sono, invece, Milano e Roma. Andando nel dettaglio, una persona che lavora lontano da casa per una pausa pranzo spende dai 120 alle 200 euro al mese, a meno che non decida di mangiare un panino o portarsi il pranzo da casa. Costo al quale si aggiunge il carburante per raggiungere il posto di lavoro, e come minimo il costo si aggira, in media, dai 100 ai 120 euro al mese.

Concludendo: Una persona che trascorre una giornata fuori di casa per esigenze lavorative spende in media dai 220 ai 320 euro al mese, a seconda della città di residenza e dei chilometri che quotidianamente deve fare per raggiungere il posto di lavoro.
In questo contesto nasce l’assoluta esigenza di risparmiare, motivo per il quale molti italiani si accontentano di una semplice insalata o di un panino. A testimoniare lo stato di povertà in cui versano le famiglie italiane sono i recenti dati Istat secondo i quali una famiglia su due vive con meno di 1.900 e il 14,6% dei nuclei familiari arriva con molta difficoltà alla fine del mese. Per l'esattezza la famiglia tipo italiana deve gestire un budget inferiore a 1.872 euro.

Pertanto, il CODICI manifesta la sua preoccupazione in merito a quanto in oggetto: se le abitudini di vita degli italiani continuano a cambiare non è per moda, ma forse perché una grossa percentuale dispone di pochi soldi per mangiare!