3 maggio 2024
Aggiornato 07:00
Previdenza ed emigrazione

Il Governo accoglie richiesta del PD per tutelare italiani emigrati

Saranno considerare ai fini del nuovo requisito di dieci anni di residenza continuativa in Italia, qualunque periodo dell’intero arco vitale dei richiedenti

Il Governo rispondendo, con il sottosegretario al lavoro, Viespoli, a un’ interpellanza dell’on. Bucchino sull’assegno sociale, ha accolto la richiesta del Parlamentare eletto nella Circoscrizione Estero di considerare, ai fini del nuovo requisito di dieci anni di residenza continuativa in Italia, qualunque periodo dell’intero arco vitale dei richiedenti.

In questo modo saranno tutelati i cittadini italiani emigrati i quali, se dovessero decidere di rientrare in Italia a trascorrere gli ultimi anni della loro vita, potranno richiedere la corresponsione dell’assegno sociale facendo valere dieci anni di residenza continuativa in Italia in qualunque periodo temporale, anche remoto nel tempo.

«Finalmente un risultato positivo – ha commentato il parlamentare – ottenuto grazie al nostro impegno e, per una volta, alla disponibilità, ancorché circoscritta, del Governo di accogliere una nostra richiesta a favore delle collettività italiane all’estero».