«Abbiamo lavorato per la competitività dell'intero comparto»
Questo il primo commento del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia sul Decreto Legge approvato oggi in CdM ed illustrato di seguito
«Oggi in Consiglio dei Ministri abbiamo dato via libera ad un complesso organico di azioni finalizzate a sostenere la nostra agricoltura in questo momento di difficoltà per l’economia mondiale».
Questo il primo commento del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia sul Decreto Legge approvato oggi in CdM ed illustrato di seguito.
Il Decreto Legge prevede una serie di misure destinate a consentire il rilancio della competitività delle imprese nel settore agroalimentare. In particolare, si prevede un intervento in materia di credito di imposta alle imprese per la promozione del sistema agroalimentare italiano all’estero. Dopo un complesso negoziato con la Commissione Europea, la misura consente, ad alcune categorie di imprese, di beneficiare di un credito fino al 50% delle spese ammissibili. Dal regime sono escluse le grandi imprese agroindustriali, con eccezione del regime de minimis e la pubblicità su prodotti specifici della singole imprese.
Un ulteriore intervento riguarda la defiscalizzazione di un contingente di biodiesel, e ne prevede assegnazione e modalità operative per l’attribuzione del beneficio. Con questa misura si dà attuazione ad un programma finalizzato ad incentivare la produzione di energia pulita di derivazione agricola.
Il provvedimento contiene poi misure destinate a favorire l’attività degli enti irrigui, con particolare riferimento a quelli di Puglia e Basilicata, e di Toscana ed Umbria.
In particolare, attraverso il provvedimento, si consente di far fronte agli impegni assunti per la gestione ordinaria fino a tutto il corrente anno, con particolare riferimento all’adduttore del Sinni. E’ prevista inoltre la proroga dell’attività dell’Ente irriguo Umbria – Toscana fino al novembre 2009. Il Decreto Legge infine prevede un finanziamento di 50 milioni di euro per consentire la chiusura della programmazione in pesca ed acquacoltura e, quindi, dei relativi interventi cofinanziati dall’Unione Europea relativi al periodo di programmazione 1994 – 1999.
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