3 maggio 2024
Aggiornato 18:00
Crisi economica

«Prestito neonati aspetto peggiore Libro Verde»

Piccinini (Cgil): «Non si raccontino barzellette ma si punti a obiettivi Lisbona»

«La messa in atto del peggiore aspetto del Libro Verde». Così la segretaria confederale della Cgil, Morena Piccinini, commenta l’ipotesi di un prestito di 5.000 euro per ogni nuovo nato rimborsabile con un interesse al 4%, proposta ieri dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. «Sulla concretezza della novità lanciata ieri dal presidente Berlusconi di dare un prestito ai bambini di famiglie numerose - aggiunge - se ne sa davvero poco, ma appare, tuttavia, come la messa in atto del peggiore aspetto del Libro Verde».

«Invece di investire sui servizi per l’infanzia per consentire alle donne di andare al lavoro anche se hanno figli piccoli - replica la dirigente sindacale della Cgil -, e a questi ultimi di avere assicurato il diritto a frequentare servizi loro dedicati e di qualità, si sollecitano le famiglie ad arrangiarsi e a chiedere prestiti per sfamare i loro figli, magari non alle banche, ma direttamente allo Stato».

Nella proposta di Berlusconi, Piccinini intravede «la stessa filosofia, addirittura peggiorata, della social card. Altro che sviluppo dei servizi educativi, altro che politica per le famiglie. Un prestito di 400 Euro al mese per un anno - ripeto prestito che comunque dovrebbe essere restituito e per di più con un interesse del 4% - non potrà mai convincere le donne ad avere i figli desiderati, senza la tranquillità di un welfare che sappia supportare questa scelta». A questo proposito la sindacalista si chiede: «Perché il governo non ci informa sul destino del piano nidi già previsto per il 2007-2011? Sarebbe bene - conclude Piccinini - che su questi argomenti non si raccontassero barzellette e si lavorasse per concretizzare con coerenza il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona».