28 agosto 2025
Aggiornato 13:00
Consorzi agrari

Mutualitá prevalente per i consorzi agrari

Cianfoni (CISL): «Produce chiarezza soprattutto per quanto riguarda l’aspetto fiscale»

Con l’approvazione della Camera, dell’emendamento presentato dal Governo, si conferma l’assimilazione dei Consorzi agrari alle Cooperative a mutualità prevalente.
Questo fatto senza dubbio – lo affermano Cianfoni e Chiesa, rispettivamente Segretario generale e Coordinatore dei Consorzi agrari della Fai-Cisl – produce chiarezza soprattutto per quanto riguarda l’aspetto fiscale; il considerare i Consorzi, in ogni caso, cooperativa a mutualità prevalente, significa parificarle alle Cooperative agricole con vantaggi fiscalmente non indifferenti, favorendo, in questo modo la ripresa di queste strutture, alcune di queste ancora in liquidazione coatta amministrativa.

Le reazioni contrarie a questo provvedimento – a parere della Fai-Cisl – non sono tanto dovute al fatto in sé, quanto, probabilmente, al movimentato contesto organizzativo a cui si rivolge.

Lo stesso provvedimento, però, non avendo caratteristiche abrogative, lascia in sospeso alcuni aspetti che coinvolgono direttamente i lavoratori dipendenti e che fanno riferimento ai commi 3, 5 e 6 dell’art. 5 della legge 410. Ci si riferisce, specificatamente all’inquadramento previdenziale, all’utilizzazione della Cassa integrazione straordinaria e al ricollocamento dei dipendenti in mobilità.

Questo fatto rischia di produrre un pasticcio giuridico ed interpretativo sulle norme soppresse e quelle ancora in vigore.