28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Dipendenti di Air One sul piede di guerra

Protesta dei sindacati contro il ricorso alla cig annunciato dall'AD di CAI

Il personale dell'avioliena guidata da Carlo Toto, chiede un incontro urgente all'amministratore delegato della Cai, Rocco Sabelli

Dipendenti di Air One sul piede di guerra: il personale dell'avioliena guidata da Carlo Toto, chiede un incontro urgente all'amministratore delegato della Cai, Rocco Sabelli, contro il ricorso alla cassa integrazione annunciato dallo stesso top manager. La richiesta e' stata avanzata con una lettera inviata ieri, dai sindacati: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Anpac e Unione piloti presenti in Air One.

A scatenare la protesta dei dipendenti Air One e' stata la notizia che la Cai «tende ad affrontare la tematica degli esuberi Alitalia cercando di trasferire la questione sul personale Air One, Air One Cityliner ed Eas, che sono invece parte di un gruppo sano con un dimensionamento e una strutturazione coerente con il volume di business gestito. Questo tema rappresenta un punto fondamentale per la riuscita del progetto di risanamento e di rilancio della nuova compagnia».

Le Rsa scrivono che «pur rimanendo solidali con le problematiche legate al risanamento del gruppo Az», vogliono a chiare lettere ribadire che «non ci sono le condizioni tecnico-organizzative per l'individuazione di esuberi nel gruppo Air one che da sempre, anche col nostro consapevole e responsabile contributo, ha espresso livelli di performance adeguati agli standard richiesti dal contesto competitivo di riferimento».

Per questo, e' «urgente e necessaria la convocazione di un tavolo di confronto specifico da parti di Cai con le rsa e la proprietà del gruppo, per chiarire gli indirizzi strategici che ne orientano le azioni in merito alle problematiche del personale del gruppo Air One». Infine i sindacati minacciano di passare dalle parole all'azione: «in mancanza di risposte concrete e immediate i lavoratori si dichiarano da subito pronti a porre in essere tutte le azioni di lotta che riterranno necessarie per tutelare i dipendenti del gruppo e il loro patrimonio di esperienze e competenze che hanno consentito a questa azienda di diventare una delle più significative realtà del settore».