31 luglio 2025
Aggiornato 06:00
Piano Casa

«Siamo in emergenza, sostenere fasce deboli e PMI edili»

Questi alcuni fra i principali impegni chiesti al Governo in una risoluzione del gruppo Pd

«Aiutare inquilini delle fasce deboli in affitto e le piccole e medie imprese del settore edilizio: a questo serve un piano casa con interventi concreti, in piena sintonia con regioni e autonomie locali, salvaguardando gli stanziamenti già impegnati dalle regioni e includendo quelli già previsti dagli Istituti autonomi per le case popolari; realizzare procedure che garantiscano trasparenza e favoriscano il mercato e la concorrenza; aumentare l’offerta di alloggi in locazione a canone moderato attraverso la fiscalità di vantaggio».

Questi alcuni fra i principali impegni chiesti al Governo in una risoluzione del gruppo Pd che ha come primi firmatari il ministro dei Trasporti del Governo Ombra Andrea Martella e il capogruppo Pd in Commissione Ambiente, Raffaella Mariani.

I deputati Pd chiedono, fra l’altro, di avviare una riforma degli strumenti di edilizia residenziale pubblica, di aumentare per i mutui prima casa da 4.000 a 6.000 euro l’importo massimo su cui calcolare la detrazione relativa ad interessi ed oneri accessori; di incrementare il «Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione» e il «Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa» e, infine, di promuovere in sede di Unione europea proposte di progetti di finanziamento dell'edilizia residenziale pubblica.

«Serve insomma – concludono Martella e Mariani - una strategia organica destinata alla politica per la casa, che rappresenta una vera e propria priorità nazionale, sono infatti numerosi i problemi che alcune fasce di cittadini, che non dispongono di abitazioni di proprietà, si trovano ad affrontare quotidianamente. E’ necessario sollecitare con forza la messa a sistema di politiche di sostegno a favore delle fasce sociali più deboli e di politiche di rilancio dell’offerta abitativa e dare impulso all’attività delle piccole e medie imprese».