29 marzo 2024
Aggiornato 00:30
Sviluppo del Mezzogiorno

Bonanni: «Più infrastrutture e sviluppo la risposta alla mafia»

«Finchè ci sarà disoccupazione molti non conosceranno il confine tra il bene e il male. Il fronte antimafia più che parlare deve operare»

«Bisogna spingere sugli investimenti e sulla riduzione della tassazione per chi investe nel Mezzogiorno». Uno dei suggerimenti che arrivano dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni nel corso di un convegno a Catanzaro, promosso da Confindustria sul tema «Sviluppo e sicurezza nel Mezzogiorno».

«Finchè ci sarà disoccupazione - spiega Bonanni - molti non conosceranno il confine tra il bene e il male. Il fronte antimafia più che parlare deve operare. La presenza dello Stato è importante ma non basta. La sua azione può funzionare se la società civile risponde».
«Ci deve essere - ha aggiunto Bonanni - maggiore coesione e impegno da parte di tutti noi, istituzioni, forze sociali e imprenditoriali perché gli scenari economici del meridione sono disastrosi. Il Mezzogiorno, infatti, nonostante gli aiuti di stato non riesce ad emergere dalla situazione di stallo in cui si trova tanto da venir superato anche dai Paesi nuovi entrati nell'Unione Europea che vanno velocissimi».

«In funzione di questa nuova alleanza cui dobbiamo tendere, dobbiamo chiederci anche e soprattutto cosa facciamo noi per noi stessi anche nei confronti della lotta alla 'ndrangheta e a tutte le mafie. Per combattere la criminalità e favorire lo sviluppo servono - ha ribadito il Segretario generale - meno appelli e più lavoro sotto traccia con tanta intelligence e investimenti. 'Basta piangersi addosso - ha concluso - più che parlare bisogna fare».