29 marzo 2024
Aggiornato 15:30
Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato dalla Coldiretti

Terreni agricoli più appetibili dell’oro

E’ quanto emerge dalla prima indagine sulle abitudini alimentari dopo l'esplosione della crisi finanziaria, realizzata da Coldiretti-Swg

I terreni agricoli battono l’oro nella classifica degli investimenti giudicati più sicuri dagli italiani. E’ quanto emerge dalla prima indagine sulle abitudini alimentari dopo l'esplosione della crisi finanziaria, realizzata da Coldiretti-Swg e presentata nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato dalla Coldiretti, con la collaborazione dello studio Ambrosetti, a Villa d’Este di Cernobbio.

Alla domanda su quali siano gli investimenti reputati più convenienti, i cittadini - sottolinea Coldiretti - hanno collocato i terreni agricoli ben davanti all’oro (oltre che ai buoni postali, conti correnti e opere d’arte) e appena sotto un altro dei beni-rifugio più tradizionali come i titoli di stato. In cima alla graduatoria continua a figurare il mattone, ma il sorpasso dei campi sul prezioso metallo testimonia come l’agricoltura sia considerata dagli italiani un settore nel quale vale la pena investire per avere successo e per sviluppare un’attività imprenditoriale che, tra le altre cose, consente di stare a diretto contatto con la natura.

Una tendenza che personaggi del mondo dello spettacolo hanno anticipato già da qualche anno, dall'attore Gerard Depardieu, che produce ottimi zibibbi e moscati, a Lucio Dalla, col suo vino bianco e rosso «Stronzetto dell'Etna», da Mick Hucknall, voce del gruppo Simply Red, al mitico Sting, ex leader dei Police, con le sue vigne in Toscana nella tenuta Il Palagio, 300 ettari a trenta chilometri da Firenze, ma anche Ottavio Missoni, Ornella Muti e Stefania Sandrelli.

Non è un caso, peraltro, che tanti stranieri abbiano scelto l’Italia dove - evidenzia Coldiretti - il valore aggiunto in ettari, ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superficie dalla nostra agricoltura, è oltre il triplo di quello USA, doppio di quella inglese, e superiore del 70 per cento di quelli di Francia e Spagna. Secondo i dati Ismea il valore medio dei terreni acquistati con il sostegno dell’Istituto è stato pari - sottolinea la Coldiretti - a 20mila euro a ettaro nel 2008 ma con forti variazioni che vanno da un minino di quasi 2mila euro per ettaro ad un massimo di 207mila euro, sempre all’ettaro, per un meleto del Trentino, anche se sul libero mercato un ettaro di vigneto nelle zone di produzione più celebri, dalla Toscana al Trentino Alto Adige, può andare da 500mila e oltre un milione di euro ad ettaro.  

«I terreni agricoli sembrano mostrare una tendenza anticiclica rispetto all’andamento dell’economia con il rischio reale che le nuove richieste, favorite dalla ricerca di beni rifugio, faccia schizzare ulteriormente i prezzi verso l’alto» afferma il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che «il terreno è un costo per le imprese agricole che devono crescere per svilupparsi e l’aumento delle quotazioni rischia di trasformarsi in un ulteriore onere che si somma a quello della stretta creditizia». Servono misure antispeculative - conclude Marini - per evitare che si alzi l’asticella del principale ostacolo all’ingresso di giovani imprenditori agricoli proprio nel momento in cui cresce l’interesse per la campagna e, con esso, il bisogno di sicurezza alimentare e ambientale da parte della società moderna».

GLI INVESTIMENTI PIU’ CONVENIENTI SECONDO GLI ITALIANI

TIPO DI INVESTIMENTO

% sul totale  risposte

1)  Casa

42

2)  Titoli di Stato

14

3)  Terreni agricoli

12

4)  Oro

9

5)  Buoni postali

8

6)  Conti correnti ad alta remunerazione

5

7)  Borsa

4

8)  Polizze assicurative

3

9)  Opere d’arte

3

10) Totale

100


Fonte: Indagine Coldiretti – Swg