Benzina: confermato stato agitazione gestori ENI
Senza intesa entro ottobre il via ad iniziative di protesta
L’Assemblea nazionale dei gruppi dirigenti di FAIB FEGICA e FIGISC, riunita a Roma con gli organismi del Coordinamento dei gestori AGIP, ha preso atto della sospensione della trattativa.
All’Azienda, che a due anni dalla scadenza dell’accordo economico continua a frapporre alla conclusione della trattativa continue pregiudiziali che attengono alla sfera dei diritti dei gestori, l’assemblea rilancia il confronto ribadendo la non disponibilità a scambi forzosi, a modifiche unilaterali ed imposte e rivendica il diritto a vedere rinnovati gli accordi economici scaduti in un momento difficile per il settore, segnato dal calo degli erogati (-10%), dalla contrazione dei redditi erosi sia dalla diminuzione della vendita oil e non oil che dall’inflazione e dall’aumento delle spese di gestione generali e delle promozioni.
Mentre le società petrolifere hanno registrato guadagni cospicui, i gestori hanno visto impoverire le loro aziende.
Rinnovare gli accordi e difendere i diritti è dunque la linea unitaria scelta dalle tre sigle che hanno proclamato lo stato di agitazione sulla rete AGIP, proseguendo il confronto con la compagnia.
La riunione ha preso comunque atto che da parte dell’Eni un passo avanti è stato fatto, soprattutto dal punto di vista del metodo: ciò è stato valutato come un segnale positivo.
L’Assemblea auspica che nei prossimi giorni si possa entrare nella fase conclusiva della vertenza, ma intende ribadire che, se ancora una volta verranno proposte pregiudiziali da parte della Azienda, ovvero se l’Azienda dovesse nuovamente chiudersi in posizioni inaccettabili, la risposta sarà commisurata alla gravità della situazione.
A questo proposito, l’Assemblea indica, nella fase del mese di ottobre, il tempo massimo entro il quale la trattativa dovrà concludersi: diversamente i gestori Agip daranno vita ad azioni mirate di protesta che riguarderanno il pagamento con carte, campagne promozionali, riduzione dei rifornimenti, chiusura degli impianti.