4 maggio 2024
Aggiornato 05:30
Lavoro e sviluppo regionale

Cgil Piemonte: «Sottoscritto patto sviluppo tra Regione e sindacati»

«Parlare di sviluppo oggi può sembrare una contraddizione, ma se non pensiamo allo sviluppo vuol dire che non pensiamo al benessere della gente che rappresentiamo»

E' stato firmato oggi a Torino il Patto per lo Sviluppo Sostenibile 2008-2010, sottoscritto dalla Regione Piemonte, Cgil-Cisl-Uil Piemonte, Ugl, le autonomie locali e le associazioni datoriali. l segretario generale della Cgil Piemonte, Vincenzo Scudiere, all'atto della firma ha dichiarato che «con il Patto si sancisce finalmente la consapevolezza da parte della Regione e delle altre forze la necessità di concordare le linee di indirizzo dello sviluppo. In una fase complicata come quella che stiamo attraversando noi riteniamo che questo sia un buon segnale. Parlare di sviluppo oggi può sembrare una contraddizione, ma se non pensiamo allo sviluppo vuol dire che non pensiamo al benessere della gente che rappresentiamo».

Si tratta di un accordo che disegna la cornice strategica e unitaria di tutti gli atti di programmazione regionale, con particolare riferimento ai programmi da realizzare con l'utilizzo dei fondi comunitari e agli strumenti di programmazione negoziata. Le azioni del Patto riguarderanno sei ambiti di intervento, ad ognuno dei quali corrisponde una previsione di risorse finanziarie: sostegno alla competitività e alla domanda interna (1.412.240.760 €); miglioramento e riqualificazione delle condizioni socio-sanitarie della popolazione regionale (24.883.165.578 €); miglioramento della qualità dell'ambiente (683.318.338 €); miglioramento della gestione e sviluppo delle reti e infrastrutture (23.712.216.002 €); miglioramento della «governance» sul territorio regionale, riformando e semplificando la pubblica amministrazione (740.430.991 €); attuazione del federalismo amministrativo e fiscale (da definire)

Il quadro tendenziale di finanza regionale per il triennio 2008/2010 sarà oggetto di verifica annuale, anche in relazione al quadro programmatico nazionale e all'evoluzione del processo di attuazione del federalismo fiscale. Rilevante l'impegno di un'ulteriore riduzione dell'aliquota dell'addizionale regionale Irpef a favore dei redditi fino a 22mila euro, con l'impegno di rimodulare le fasce per scaglioni di reddito, così come richiesto da Cgil-Cisl-Uil Piemonte. Inoltre il Patto si configura come come un accordo «aperto» attraverso il quale potranno essere approvati tra le parti intese e protocolli specifici che verranno via via a far parte integrante del Patto.