18 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Crisi mercati finanziari

Eurogruppo a Parigi, verso un'azione comune contro crisi mercati

Il ministro delle Finanze Giulio Tremonti aveva difeso l'idea di un

Non sarà un fondo comune di salvataggio, bensì un'azione europea molto coordinata quella che verrà fuori dalla riunione straordinaria dei capi di Stato e di governo di Eurolandia di questo pomeriggio a Parigi. A fissare i paletti sono stati il leader francese e presidente di turno dell'Unione europea, Nicolas Sarkozy, che per primo aveva fatto circolare 10 giorni fa l'ipotesi di un piano di salvataggio Ue, e il cancelliere tedesco Angela Merkel, che fin da subito ha fatto sapere di non pensare «nulla di buono» di un'idea del genere.

Nel corso di un incontro a Colombey-les-deux-Eglises, città e luogo di sepoltura di Charles de Gaulle, il primo ha dato ragione alla seconda, rilevando che «un fondo europeo creerebbe problemi giganteschi», mentre la seconda si prepara a varare un piano di salvataggio delle banche tedesche già lunedì prossimo, rinunciando così al metodo 'caso per caso' seguito fino ad ora e allineandosi di fatto a quanto deciso in molti altri paesi europei per far fronte alla crisi finanziaria. «Basta mettere un cappello comune europeo e la magia è fatta», osserva una fonte europea. Il ministro delle Finanze Giulio Tremonti aveva difeso l'idea di un «fondo» pari ad una percentuale del pil di ciascun paese messa a disposizione degli istituti in difficoltà.

«La crisi richiede risposte estremamente rapide», ha spiegato Sarkozy, negando di aver mai proposto un fondo, per via di un problema di «governance». Infatti, ha spiegato il presidente francese, «se dovessimo riunire fra le 4,30 e le 7 del mattino tutti i membri di questo fondo, non ci riusciremmo; ecco perché non l'abbiamo proposto». Per Merkel «non è in questione un fondo europeo»: oggi l'Eurogruppo 'rafforzato' (essendo formato dai leader e non dai ministri economici e finanziari della zona euro) punterà a creare una «cassetta degli attrezzi comune» grazie alla quale «ciascun paese potrà usare lo strumento che risponde meglio alla sua situazione particolare».

Per la cancelliera «abbiamo bisogno di un approccio comune in Europa, ma dobbiamo essere in grado di adattarci ad ogni situazione nazionale in modo flessibile». E l'azione deve essere «coerente, efficiente e sincronizzata». Pur non escludendo la possibilità di offrire un sostegno alle banche, Merkel ha precisato: «Non si può parlare di nazionalizzazione». Prima dell'inizio della riunione di Parigi, intorno alle 17, l'inquilino dell'Eliseo incontrerà il premier britannico Gordon Brown, che la settimana scorsa ha chiesto agli altri Stati Ue di seguire l'esempio del piano messo a punto per le banche britanniche bisognose di aiuto. Mercoledì e giovedì la crisi dei mercati finanziari sarà nuovamente oggetto di un vertice, ossia quello dei capi di Stato e di governo dei Ventisette.

Fonte: Apcom