Fammoni (CGIL): «Per l'editoria si tenga conto parole Napolitano»
«Per vera riforma via tagli e ripristinare diritto soggettivo»
«Un sentito apprezzamento per le parole pronunciate oggi dal presidente della Repubblica, parole di cui non si può tenere conto». A parlare è il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, in riferimento al messaggio affidato ai mass media, in occasione della Giornata dell'informazione 2008, dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha richiamato, tra l’altro, il governo alla necessità di ‘non comprimere il pluralismo’ con i tagli all'editoria.
Quanto alle parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, che sempre oggi ha parlato della necessità di una legge di riforma del sistema ‘ampiamente condivisa’, il dirigente sindacale della Cgil precisa: «Sono anni che la chiediamo e la si può fare anche in tempi rapidi ma per poter discutere di una vera legge di riforma, che affronti anche i problemi e gli sprechi esistenti, i tagli all’editoria vanno bloccati e il diritto soggettivo va ripristinato».
«Non si può discutere di riforma - conclude Fammoni - partendo dalla chiusura di testate e, di conseguenza, dal ridimensionamento del pluralismo e dalla libertà di informazione».