18 agosto 2025
Aggiornato 11:30
Sviluppo rurale, convegno a Treviso

Il Ministro Zaia alla chiusura del meeting

«Un grande momento di dialogo e confronto che, esaltando e valorizzando le differenze, ci consentirà di far maturare efficacemente le nostre idee per uno sviluppo ecosostenibile dei territori e per una migliore gestione delle risorse rurali del Paese»

«Un grande momento di dialogo e confronto che, esaltando e valorizzando le differenze, ci consentirà di far maturare efficacemente le nostre idee per uno sviluppo ecosostenibile dei territori e per una migliore gestione delle risorse rurali del Paese».

Con queste parole, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato la prima giornata del convegno internazionale «Le nuove sfide dello sviluppo rurale in Italia fra Health Check e riforma del bilancio UE», in corso a Treviso.

Oggi, 7 ottobre, sarà il Ministro in persona a chiudere i lavori del meeting, che ha portato nella provincia trevigiana, insieme alle autorità locali e ai rappresentanti di Regioni e Province, i delegati di 13 Paesi: Austria, Polonia, Lituania, Serbia, Romania, Repubblica Ceca, Grecia, Estonia, Cipro, Slovenia, Francia, Spagna e Germania.

«Da veneto – ha detto ancora Zaia - sono particolarmente orgoglioso che sia la mia Regione, oggi, ad accogliere un confronto così importante per il nostro futuro: il seminario di Treviso rappresenta infatti il primo importante momento di sintesi nel dibattito sulla riforma della Politica Agricola Comune, un trampolino di lancio per la Rete italiana sullo sviluppo rurale, strumento di concertazione che ci consentirà una più efficace legittimazione della PAC agli occhi di tutti i cittadini - contribuenti. Il lavoro cominciato qui a Treviso ci aiuterà a modellare la PAC sulle esigenze e le criticità dell'agricoltura di oggi e, dunque, a garantire competitività alle imprese».

«Se non c'è agricoltura – conclude Zaia - non c'è sviluppo rurale. E se manca l'agricoltore, nessuno può sostituirsi a lui per difendere il territorio o per realizzare qualsiasi tipo di politica ambientale».