G4: bisogna aiutare le banche in difficoltà
I rappresentanti dei quattro paesi chiedono più flessibilità nell'applicazione del Patto di stabilità. No del presidente dell'Eurogruppo Juncker
Sostegno alle banche in difficoltà con i «mezzi propri» di ciascun paese, ma in maniera coordinata a livello europeo; più rigore nel punire i dirigenti e salvaguardare i contribuenti; maggiore flessibilità della Commissione Europea in materia di aiuti di Stato. Sono queste alcune delle misure per affrontare la crisi finanziaria internazionale prese dal G4, il vertice che si è svolto ieri a Parigi tra i quattro paesi europei che fanno parte del G8.
Le decisione dei rappresentati di Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia, adesso devono passare al vaglio dell'Ecofin di martedì prossimo e del Consiglio europeo di Bruxelles del 15 e 16 ottobre. Il G4 ha sottolineato anche la necessità di una meno rigida applicazione dei criteri di Maastricht sui conti pubblici, in modo da tener conto di «circostanze eccezionali» come l'attuale crisi dei sistemi finanziari. Contrario a questa ipotesi il presidente dell'Eurogruppo Juncker, anche lui presente al vertice, secondo il quale il Patto di stabilità «va rispettato nella sua interezza».
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