29 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Riforma della PA

Il portavoce di Brunetta risponde agli insulti di Bonanni contro il Governo Berlusconi

«Evidentemente per Bonanni è una pagliacciata e una grave minaccia il Piano industriale per la Riforma della PA che, presentato lo scorso maggio, ha ottenuto unanimi consensi a livello nazionale e internazionale»

Esprimiamo sconcerto, disappunto e amarezza per le parole espresse oggi, nel corso di una manifestazione sindacale, da Raffaele Bonanni. Per l’ennesima volta il segretario generale della Cisl decide di prendersela con il Governo Berlusconi e il ministro Brunetta, definendo «pagliacciate» e «minacce» le azioni da loro fin qui intraprese per la riforma della Pubblica Amministrazione.
Evidentemente per Bonanni è una pagliacciata e una grave minaccia il Piano industriale per la Riforma della PA che, presentato lo scorso maggio, ha ottenuto unanimi consensi a livello nazionale e internazionale.

Evidentemente per Bonanni è una pagliacciata e una grave minaccia tutta l’Operazione Trasparenza che per la prima volta ha portato all’emersione di circa 500mila consulenti della PA per un costo stimato di circa 2 miliardi e mezzo di euro (un costo che per iniziativa del ministro Brunetta sarà drasticamente tagliato).
Evidentemente per Bonanni sono una pagliacciata e una grave minaccia la drastica riduzione dei tassi di assenteismo dei lavoratori pubblici, i tre miliardi di euro stanziati nella Finanziaria per il rinnovo del contratto di lavoro (nonostante la difficile congiuntura economica) e la decisione di inviare le direttive all’Aran contestualmente all’atto di presentazione della Finanziaria in Parlamento (e questo dopo che il Governo Prodi non aveva stanziato alcuna risorsa per il 2008).

Evidentemente per Bonanni è una pagliacciata e una grave minaccia la decisione del Ministro di versare entro la fine di quest’anno l’indennità di vacanza contrattuale (soldi che sono dei lavoratori) così come la decisione di versare a gennaio dell’anno prossimo il 90 per pento degli aumenti contrattuali qualora non sia stato nel frattempo chiuso il nuovo contratto.
Evidentemente per Bonanni è una pagliacciata e una grave minaccia che la Finanziaria preveda il recupero del FUA (Fondo Unico di Amministrazione) con una cifra di 200 milioni di euro da destinare alla contrattazione di secondo livello e che sempre nella Finanziaria sia previsto il versamento nel FUA del dividendo della razionalizzazione e dell’efficienza della Pubblica Amministrazione.

Evidentemente per Bonanni è una pagliacciata e una grave minaccia anche la presentazione del disegno di legge delega sulla riforma della PA attualmente in discussione al Senato così come gli interventi che il Ministro sta adottando nei confronti del comparto sicurezza, contenuti negli emendamenti proposti all’Atto Camera 1441, il cosiddetto «Collegato alla manovra».
Lasciamo a Bonanni la responsabilità delle sue parole e gli cediamo volentieri il triste monopolio delle offese, delle invettive e della ricerca del facile applauso. Per parte nostra non scenderemo mai al suo stesso livello, continuando invece a fare seriamente il nostro lavoro. Con il consenso della gente e sempre da una parte sola: quella dei lavoratori.