Crisi mutui, finanziere londinese si suicida sotto un treno
Kirk Stephenson è la prima vittima illustre della crisi finanziaria. Era direttore generale della Olivant Advisers
Si sarebbe suicidato perché non ha retto alle pressioni causate dalla crisi finanziaria. Kirk Stephenson, manager londinese di origini neozelandesi, si è ucciso lanciandosi contro un treno nella stazione della cittadina britannica di Taplow, nel Berkshire. La sua morte, riportata dal Mail on Sunday, ha lasciato sotto shock la City e ha evocato scenari che riportano al crollo di Wall Street del 1929.
L'uomo, 47 anni, era sposato con una giornalista finanziaria e aveva un figlio di otto anni. All'apice di una ventennale carriera era diventato Direttore generale della società di investimenti Olivant Advisers ed era milionario. Negli ultimi tempi la sua società avrebbe subito pesanti perdite per un investimento andato male, ma fonti vicine all'uomo negano che avesse avuto problemi professionali, anche se era sottoposto a forti stress. Stephenson è comunque considerato la prima vittima illustre della crisi, che proprio in questi giorni fa sentire il suo peso anche a Londra: è di oggi l'annuncio che il governo britannico ha deciso di nazionalizzare il colosso dei prestiti Bradford & Bingley, le cui azioni sono crollate pericolosamente.
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