26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Strutture ricettive

Nuova classificazione alberghiera

Manzato: «Un successo del Veneto i criteri sulla qualità dei servizi»

La futura classificazione alberghiera, sulla base di criteri «armonizzati» per l’intera penisola, terrà conto della qualità dei servizi, mentre per quanto concerne l’esistente non considererà eventuali elementi marginali di carattere edificatorio. «E’ una vittoria del Veneto – ha sottolineato il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato – che ho fortemente voluto e ottenuto in stretta sinergia con la collega alle politiche di bilancio Maria Luisa Coppola, presente alla Conferenza Stato – Regioni che ha approvato lo specifico schema di decreto governativo».

«Di una classificazione uniforme c’è bisogno nel nostro Paese, per dar modo all’ospite di valutare con oggettività il livello di qualità della struttura ricettiva alberghiera dove vuole alloggiare – ha aggiunto Manzato – ma l’importante era evitare una omologazione verso il basso, considerato che nel Veneto le stelle hanno un valore di merito diverso e superiore a quello che viene loro attribuito in gran parte del resto della penisola. Nello stesso tempo c’era una ipotesi di adeguamento a obblighi strutturali, per esempio le dimensioni minime della camera, che avrebbe fortemente penalizzato le strutture esistenti, tenendo conto che quello che il turista chiede è soprattutto la certezza della qualità del servizio piuttosto che un metro quadrato di stanza in più.

Di questa esigenza si era fatto interprete anche Marco Michielli presidente di Federalberghi Veneto, in accordo con Federalberghi nazionale: ne abbiamo convintamente sostenuto la tesi ottenendo appunto il risultato di esentare dall’obbligo «murali» gli alberghi già esistenti». «Si tratta di un passo apparentemente piccolo ma essenziale per migliorare concretamente la qualità dell’offerta turistica – ha concluso Manzato – in un settore economico che vede il Veneto confermare per il 2008 il suo primato e tenere anche nella stagione estiva le posizioni relative ad arrivi e presenze, rispetto ad altre pur famose località italiane che quest’anno hanno registrato flessioni. E questo è il frutto della capacità della nostra imprenditoria e dello stretto e continuo dialogo tra gli operatori e la Regione».