29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Antonio Merloni

Merloni: grande partecipazione di lavoratori e istituzioni locali alla manifestazione di oggi

Sindacati: «Serve una rapida soluzione per il futuro del gruppo»

«Il management della Antonio Merloni agisca al più presto per garantire la continuità produttiva». E' questa la richiesta avanzata dai lavoratori, dalle Rsu e da Fim, Fiom e Uilm che oggi hanno sfilato per le vie di Fabriano (Ancona), sede del gruppo.

Una protesta che ha visto una massiccia partecipazione, circa 2.500 persone, non solo dei lavoratori del gruppo, ma anche una consistente presenza delle istituzioni locali, dei sindaci, della Provincia e della Regione, a cui i sono aggiunte le Rsu del territorio provenienti, tra le altre, dalla Indesit, dalla Merloni Termosanitari, da Fincantieri, e dai territori, tra cui Reggio Emilia, Macerata e Umbria.

Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito la richiesta alla proprietà di decidere e attivare rapidamente le procedure per il salvataggio dei siti produttivi e la prosecuzione dell'attività, perché il tempo può solo accentuare le difficoltà finanziarie del gruppo.
I sindacati chiedono inoltre la cooperazione degli enti locali per la formazione, la riqualificazione e la ricollocazione dei lavoratori del gruppo, ma anche dell'indotto, che impiega circa 6000 persone. Alle banche, spiega il segretario nazionale della Fim, Anna Trovò, che ha concluso i comizio di fronte alla sede della Antonio Merloni, «chiediamo di non far precipitare la situazione, intraprendendo azioni fallimentari, ma di sostenere questa fase complicata dell'azienda che rischia di avere pesantissime ricadute sul territorio.

Al Governo centrale la richiesta di presidiare il piano di salvataggio con ammortizzatori sociali e con tutti gli strumenti che si renderanno necessari».
La Antonio Merloni occupa circa 3300 addetti in sei siti produttivi.