Chisso a Legambiente Padova: «Grazie del contributo»
«La ringrazio per le proposte, tutte alla nostra attenzione, perché vanno nella direzione del fare le cose che servono e non nel fermarle con motivazioni diverse»
«Desidero ringraziare Legambiente Padova per il contributo relativo all’incentivazione del trasporto ferroviario nel padovano». Lo ha affermato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, commentando l’intervento dell’associazione pubblicato oggi sulla stampa locale. «La ringrazio per le proposte, tutte alla nostra attenzione, perché vanno nella direzione del fare le cose che servono e non nel fermarle con motivazioni diverse, come purtroppo spesso, ma direi sempre, capita di incontrare a fronte alle esigenze infrastrutturali e alle conseguenti realizzazioni».
«Sui tre scenari indicati stiamo lavorando – ha aggiunto Chisso – compatibilmente con le risorse disponibili e potenziali e con le possibilità dell’attuale rete ferroviaria gestita da Rete Ferroviaria Italiana. Posso solo evidenziare che certe potenzialità vanno considerate in un contesto più vasto, in una rete che è quella che è che deve conciliare trasporto locale, trasporto su lunga percorrenza, trasporto merci ed altre eventualità. Aggiungo anche che il previsto primo stralcio del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale potrà probabilmente avere delle anticipazioni significative sulla direttrice Padova – Castelfranco, dove il SFMR è più avanzato. Stiamo lavorando sul secondo stralcio e dunque sulla direttrice per Monselice e non trascuriamo quella per Vicenza, le cui previsioni sono spostate nel tempo in relazione alla effettiva realizzazione dell’Alta Capacità tra la città del Palladio e quella del Santo e alla disponibilità di quattro binari, come sulla padova – Mestre. Ho inoltre ben presente le potenzialità derivanti dall’ammodernamento nella direzione di un trasporto passeggeri della linea che va a Padova Interporto, con il completamento dell’anello lungo la gronda Sud, progetto che ha il sostegno della Regione. Il collegamento con Chioggia è tema di discussione, ma fondamentali sono le risorse».
«Su una cosa non concordo – ha concluso l’assessore regionale – perchè il Gran Raccordo Anulare di Padova, con la connessa camionabile di collegamento tra le zone industriali di Padova e Marghera non incentiverà il traffico privato. Il progetto si basa anzi su uno scenario che da un lato sposta all’esterno dell’area urbana il traffico pesante e di transito, dall’altra rende concretizzabile la possibilità di attestare il traffico privato che si muove dalla periferia al centro urbano lungo parcheggi scambiatori nei pressi dell’anello, collegati con mezzi pubblici alla città».
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