20 agosto 2025
Aggiornato 18:30
Fisco

Megale: «Ridurre tasse su redditi e pensioni è possibile»

«Ineludibile difesa figura ‘lavoratore-consumtaore’»

«Ridurre le tasse sui lavoratori dipendenti e sui pensionati è possibile». È quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, in riferimento a quanto sostenuto oggi dal sottosegretario all’Economia, Giuseppe Vegas, nella sua replica al ddl di rendiconto e assestamento di bilancio. «Quanto detto da Vegas - aggiunge - rende evidente che il governo aveva sovrastimato le previsione di fabbisogno per il 2008 e che dunque, come abbiamo sostenuto nel corso di questi mesi, esistono i margini per un intervento immediato che riduca le tasse sul lavoro dipendente e sulle pensioni».

«Si conferma, quindi, - spiega il sindacalista - che il risanamento operato dal precedente governo può consentire, così come abbiamo richiesto in questi mesi, un intervento deciso di riduzione delle tasse, già indicato nella piattaforma unitaria sul fisco dello scorso novembre: chiediamo, pertanto, di destinare un punto di Pil in tre anni all’aumento delle detrazioni per i lavoratori dipendenti e per i pensionati, restituendo 500 euro già nel 2008, o la restituzione del fiscal drag

«Una richiesta divenuta ineludibile affinché il governo difenda il ‘lavoratore-consumatore’ e ponga finalmente al centro il tema della difesa della condizione delle famiglie aggredite dal forte aumento dell’inflazione e dei prezzi». Precisa il segretario confederale della Cgil nel sottolineare che «l’inflazione è una piaga che colpisce i più deboli: è più alta nelle città del Mezzogiorno, dove i redditi sono mediamente più bassi. Ma, soprattutto, colpisce quei 7 milioni di persone che vivono con meno di 1.000euro, quei 10 milioni di pensionati al di sotto degli 800euro e quel milione di precari che gravitano a malapena sugli 800euro: per tutti questi l’inflazione è balzata al 6% e senza la restituzione del fiscal drag tasse aumenteranno di circa lo 0,5%».

Per questi motivi, conclude Megale, «va ricordato che quando si parla di emergenza salari e pensioni, si tocca una questione che riguarda concretamente le famiglie italiane. E qui sono i numeri a parlare: sulla base anche dell’ultimo dato elaborato dall’Ires, tra il 2002 e il 2008 il reddito delle famiglie italiane ha avuto un segno più pari a circa 12.000 euro per imprenditori e liberi professionisti, e un segno meno per operai e impiegati tra i 2500 e i 3000 euro».