20 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Sono stati molti gli imprenditori marchigiani che con coraggio hanno deciso di investire in Cina

L’Ambasciatore cinese Sun Yuxi in visita ufficiale in Regione Marche

Spacca: «Raccogliamo l’eredità di Li Madou, per sviluppare relazioni culturali, commerciali e dialogo»

«Sono stati molti gli imprenditori marchigiani che con coraggio hanno deciso di investire in Cina, conquistandosi spazi di mercato ed oggi sono quelli che non accusano crisi perché hanno applicato strategie di internazionalizzazione attiva che la Regione Marche sostiene fortemente e continuerà a sostenere. Siamo la regione più industrializzata d’Italia e la culla del Made in Italy». Così il presidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca, ai nomi più illustri dell’economia, della cultura e delle istituzioni marchigiane presenti all’incontro in Regione con l’Ambasciatore della Cina in Italia, Sun Yuxi, in visita ufficiale nelle Marche. L’Ambasciatore ha incontrato la giunta regionale, le autorità provinciali e cittadine, gli operatori economici e culturali, le forze sociali e produttive della regione. «Presentiamo oggi all’Ambasciatore – ha aggiunto Spacca - la prospettiva più alta della comunità regionale».

Antiche relazioni. Nell’ excursus storico sulle relazioni tra Marche e Cina, Spacca ha ricordato che «datano dall’antichità, da quando 400 anni fa Padre Matteo Ricci-Li Madou ha tracciato la più importante rete di relazioni con l’Oriente e con la Cina in particolare, proseguite fino ai nostri giorni. Una rete che noi vogliamo continuare a tessere, raccogliendo la sua eredità di valori e principi anche attraverso scambi culturali e non solo commerciali».

L’Ambasciatore Sun Yuxi ha riferito di aver sentito «per la prima volta il nome della nostra regione leggendo i libri sull’opera di Li Madou ed oggi – ha detto – posso constatare che ancora il vostro territorio è caratterizzato dalla volontà forte di sviluppo delle relazioni con la Cina. Negli ultimi 30 anni il nostro Paese ha vissuto un importante cambiamento positivo che è sotto gli occhi di tutti. Ma dobbiamo aprirci ancora di più al mondo, non restare isolati. Conosciamo il valore degli imprenditori marchigiani e i nuovi saranno i benvenuti nella nostra terra. Da oggi le relazioni tra Marche e Cina escono ancor più rafforzate». Sun Yuxi ha poi formulato un invito particolare a tutti coloro che hanno intenzione di intraprendere relazioni con la Cina «ci vediamo a casa mia, a Roma, per uno scambio amichevole di battute».

Nuove relazioni. «Attualmente sono 20 – ha riferito il presidente di Confindustria Marche, Federico Vitali – le piccole e medie imprese che hanno investito nel territorio cinese e più di 100 quelle che hanno relazioni commerciali stabili con la Cina». Gli imprenditori marchigiani hanno anche contribuito al successo delle Olimpiadi di Pechino 2008 costruendo edifici sperimentali per il Villaggio olimpico con livello tecnologico-energetico, altissimo.
«Antesignano di una strategia di internazionalizzazione con la Cina- ha ricordato Spacca - è stato negli anni ’50 dello scorso secolo il Distretto del Cappello di Montappone che ha fornito la tecnologia per la realizzazione dei cappelli di paglia dei contadini cinesi. E così altri hanno seguito la «via della seta»: negli anni ’70 la Merloni Progetti che fornì il know how per costruire elettrodomestici, nel ‘92 il primo accordo della Regione Marche con il presidente Emidio Massi con la regione dello Shandong; e via via altre attività promozionali a favore delle piccole e micro imprese soprattutto Hong Kong e Shangai con cui nel 1999 è stato sottoscritto il 1° accordo strutturale di collaborazione con una regione europea, attraverso il quale è stato possibile creare joint venture tra imprese marchigiane e cinesi. Sempre in quegli anni l’Ufficio Antenna della Regione Marche fungeva da osservatore e consulente per le imprese che avevano deciso di investire in Cina.»

Gli scambi culturali e Padre Matteo Ricci. «L’incontro odierno segna anche l’impegno della Regione a valorizzare la figura di Padre Matteo Ricci – ha concluso il Presidente - che non esito a definire ‘patrimonio culturale dell’umanità’. Nel 2010 un progetto culturale prestigioso onorerà la memoria di Li Madou con le celebrazioni per i 400 anni dalla morte. Inoltre, l’Istituto delle relazioni con l’Oriente è stato inserito nel programma nazionale delle celebrazioni per i 150 dell’Unità d’Italia».

Le esperienze. L’incontro è terminato con la presentazione di tre esperienze di imprese marchigiane che hanno relazioni con la Cina: la FAAM di Ascoli Piceno; Fornarina di Civitanova Marche e Benelli di Pesaro che proprio nel 2005 è stata acquistata da un imprenditore cinese. A tale proposito Spacca ha preso esempio da questa esperienza per invitare ad un atteggiamento positivo: «nell’ideogramma cinese ‘crisi’ , ha il doppio significato di minaccia e di opportunità. Invito quindi a saperle cogliere». Le relazioni culturali e formative con la Cina sono state illustrate dal Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni ricciane, On. Adriano Ciaffi e dal Rettore della Politecnica delle Marche, Marco Pacetti.

Sulla questione Tibet, sollevata da alcuni manifestanti davanti alla sede della Regione, il presidente Spacca - come aveva assicurato loro – ha consegnato all’Ambasciatore cinese la mozione consiliare con cui la Regione Marche appoggia l’indipendenza del Tibet dalla Cina.