30 aprile 2024
Aggiornato 16:00

Grap e camionabile: Regione per massimo coinvolgimento provincia e comuni veneziani

«Discutiamone serenamente, sapendo però che questo collegamento sarà fatto e che vogliamo farlo al meglio, con il pieno coinvolgimento, la condivisione, i suggerimenti e le proposte delle comunità e delle istituzione locali, coordinate dalla Provincia di Venezia». E’ stato fermo e nello stesso tempo aperto ad ogni disponibilità l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, che questa mattina a Mestre ha consegnato le tavole progettuali del Gran Raccordo Anulare di Padova, con la prevista camionabile lungo il tracciato dell’incompiuta Idrovia, al presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia e ai rappresentanti dei Comuni veneziani interessati al tracciato: Camponogara, Dolo, Fossò, Mira, Stra e Vigonovo, presenti tra gli altri i tecnici della Regione, l’amministratore delegato della società GRAP Lino Brentan e i progettisti.

L’incontro, come ha sottolineato lo stesso presidente Zoggia, è stato «non di procedura ma di sostanza», per mettere gli enti locali in grado di approfondire sin d’ora tutte le questioni di loro interesse ed elaborare per tempo osservazioni, controproposte, eventuali modifiche. Insomma: un primo confronto «fuori ordinanza», in attesa di quelli «formali» nell’ambito delle procedure della Valutazione d’Impatto Ambientale e del CIPE (l’opera è inserita in Legge Obiettivo).

«Dato per scontato che l’opera si farà – ha ribadito Chisso – lavoriamo assieme per ottimizzarla: siamo disponibili ad approfondire e modificarne ogni aspetto, nel quadro della compatibilità economica del progetto, perché è interesse di tutti che vi sia il migliore inserimento possibile nel territorio». E questo per dare sia le risposte strategiche che stanno alla base dell’iniziativa, sia le risposte utili ai cittadini più direttamente interessati, sia, come ha detto Brentan, per fare il bene della Riviera del Brenta. L’infrastruttura che interessa maggiormente il veneziano, la camionabile, trova riscontro nella programmazione regionale e in quella provinciale. «Un collegamento viario tra le aree industriali di Padova e di Venezia – ha ricordato Zoggia – è previsto nel Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento nel contesto del corridoio plurimodale inserito nel PRUSST, come asse di sviluppo per il territorio».

In questo scenario, il coinvolgimento sostanziale dei Comuni fin dalle fasi preliminari permetterà di avere uno Studio di Impatto Ambientale che già potrà tener conto delle esigenze espresse dalle realtà locali. «Chiedo in questo alla Provincia di Venezia di essere perno di raccordo con i Comuni, in modo da lavorare bene abbreviando i tempi, con l’obiettivo di arrivare al CIPE nel primo semestre del 2009».
Il progetto relativo alla camionabile, «tutto suscettibile di modifiche migliorative», prevede un collegamento tra la Tangenziale Est di Padova, il nuovo casello autostradale della Zona Industriale padovana e l’attuale Strada Statale Romea all’altezza della chiusa di Mira, nei pressi di Marghera, con due svincoli a Sambruson con la S.P. n. 19 e a Paluello con la S.P. 12, secondo schemi che potranno tutti essere oggetto di approfondimenti e modifiche. La strada sarà in ogni caso una infrastruttura abbastanza leggera, lunga circa 19 chilometri, della larghezza complessiva di 10 metri e mezzo con due corsie, una per senso di marcia, di fatto gratuita per i residenti. Paradossalmente la sua realizzazione prevede l’escavo, sia pure limitato ad una portata di 250 metri cubi d’acqua al secondo, dell’intero tratto «idroviario», realizzando così un canale scolmatore che garantirà la sicurezza idraulica del territorio padovano in caso di eventi meteorologici di particolare gravità, allontanando l’acqua in eccesso e portandola fino al canale Novissimo. La realizzazione dello scolmatore consentirà inoltre l’autosufficienza per quanto riguarda il materiale per i rilevati ed è connesso al miglioramento ambientale dell’intero corridoio.