30 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Dall’inizio dell’anno le quotazioni del grano sono calate del 40 per cento

Prezzi: da grano a pane ricarico del 1325%

E’ quanto afferma la Coldiretti che nel commentare le dichiarazioni del Garante dei prezzi Antonio Livolsi

Dal campo alla tavola il grano subisce aumenti del 369 per cento nel diventare pasta e addirittura del 1.325 per cento se si trasforma in pane. E’ quanto afferma la Coldiretti che nel commentare le dichiarazioni del Garante dei prezzi Antonio Livolsi sottolinea che dall’inizio dell’anno le quotazioni del grano sono calate del 40 per cento, ma i prezzi di pane e pasta non sembrano diminuire con una divaricazione degli andamenti molto evidente.

Nel dettaglio - sottolinea la Coldiretti - il grano duro è oggi quotato attorno ai 30 euro al quintale con un calo del 40 per cento rispetto all’inizio dell’anno mentre il grano tenero oscilla attorno ai 20 euro al quintale con una riduzione del 35 per cento. Caduto l’alibi che per mesi ha giustificato i rincari, i prezzi non accennano a diminuire e hanno raggiunto valori medi di 2,85 euro al chilo per il pane e di 1,5 euro al chilo per la pasta, secondo il servizio Sms consumatori del Ministero delle Politiche Agricole.

La Coldiretti sta lavorando ad una strategia per semplificare e razionalizzare la filiera per rispondere alle esigenze degli agricoltori e nell'interesse dei consumatori. «Vogliamo affrontare l'emergenza inflazione – afferma – con un piano che vede il coinvolgimento, oltre che delle imprese agricole, del sistema dei consorzi agrari (Assocap), dai quali passa oltre il 40 per cento dei mezzi tecnici, lo stoccaggio e la trasformazione dei prodotti, di CoopColdiretti (sono 1300 ad oggi le cooperative socie di Coldiretti) e del sistema dei farmers market. Per la definizione del piano – aggiunge il Presidente di Coldiretti - auspichiamo, e in tale maniera ci attiveremo, la fattiva e necessaria partecipazione del sistema della trasformazione artigianale e industriale e della piccola e grande distribuzione. Il nostro progetto, che intendiamo presentare al Governo nei prossimi mesi – conclude Marini – vuole essere l'impegno concreto di Coldiretti per il rilancio dei consumi e il contenimento dell'inflazione legata all'alimentare nel nostro Paese».