30 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Sicurezza alimentare

Prezzi: con i rincari nel 2008 raddoppiano le frodi a tavola

Sono i pensionati e le famiglie numerose le principali vittime

Nei primi otto mesi del 2008 è praticamente raddoppiato rispetto allo stesso periodo del triennio precedente (+93 per cento) il valore dei sequestri effettuati dai Carabinieri dei Nas di cibi e bevande sofisticate, a conferma dell’accresciuto interesse della criminalità nel settore dell’alimentazione per effetto del forte aumento dei prezzi. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che gli aumenti dei prezzi nei prodotti alimentari costeranno alle famiglie italiane complessivamente nel 2008 una cifra aggiuntiva di 8 miliardi di euro in più rispetto agli importi spesi lo scorso anno.

Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di un volume di affari appetibile per la malavita che trova nella contraffazione degli alimenti, anche attraverso la sostituzione degli ingredienti tradizionali con prodotti di bassa qualità, una nuova e interessante opportunità, con rischi per le imprese e i consumatori.

Un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto sull’inganno nei confronti di quanti per la ridotta capacità di spesa sono costretti a rivolgersi all’acquisto di alimenti a basso costo. L'aumento dei prezzi - sottolinea la Coldiretti - incide particolarmente sugli anziani e sulle famiglie numerose con le coppie con tre o piu' figli e le persone con più di 64 anni da sole o in coppia che destinano ben il 21,9 per cento della spesa complessiva agli alimentari, nettamente superiore rispetto alla media nazionale del 18 per cento. Sono loro quindi le principali vittime delle truffe alimentari.

Tra i diversi settori il maggiore incremento delle frodi, sulla base del valore dei prodotti sequestrati, si registra negli alimenti maggiormente presenti sulle tavole degli italiani come - precisa la Coldiretti - carne per la quale le famiglie spendono 106 euro al mese, latte, uova e formaggi per le quali si spendono 64 euro al mese e le bevande con 42 euro mensili di spesa.

«Fra le tante strade da percorrere per contenere i prezzi quella di tagliare sulla qualità è l'unica da combattere perché inganna i consumatori sul reale contenuto dei prodotti acquistati e mette a rischio le caratteristiche degli alimenti che si mettono in tavola ogni giorno» afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini. In queste condizioni - precisa - è evidente l'importanza di attivare sistemi di controllo, ma anche di promuovere un sistema trasparente di etichettatura degli alimenti che preveda l'indicazione di provenienza e le caratteristiche qualitative per evitare inganni al consumatore.