5 maggio 2024
Aggiornato 17:01
Sviluppo regionale

Marche: Crisi del modello di sviluppo e crisi sociale

I dati della Cgil regionale

Marche, è crisi del modello di sviluppo. «Ci sono condizioni di particolare difficoltà per l’economia delle Marche, è tempo di riorientare le politiche industriali regionali e i comportamenti dell’impresa verso l’innovazione». E’ l’allarme lanciato da Gianni Venturi, segretario generale Cgil Marche a proposito della situazione marchigiana dove, negli ultimi mesi, si registra la crisi del Fabrianese dove in ballo è un intero assetto produttivo, e il Piceno in cui è soprattutto l’impresa di maggiori dimensioni a dare il maggiore contributo alla crisi.

I dati sono sconfortanti: mentre in Italia la Cigo e la Cigs aumenta del 7% e nel Centro addirittura diminuisce dello 0,6%, nelle Marche raddoppia giungendo a quota + 111%. La sola Cgis nelle Marche aumenta del 117% nel primo semestre 2008 a fronte dello stesso periodo 2007 con punte di massima ad Ancona, +192%, e ad Ascoli con +295. Altro indicatore: diminuiscono le importazioni (-18,4) mentre aumentano le importazioni nelle Marche (1,6%). «Tutto questo ci dice che compriamo sempre più quello che prima noi producevamo ed indica la natura strutturale della crisi», dichiara Venturi.

In tutta la regione, secondo i dati dell’Osservatorio crisi Cgil, i lavoratori interessati alla crisi sono 9.109 di cui il 39,3% metalmeccanici e il 25% del tessile, abbigliamento e calzature.