3 ottobre 2025
Aggiornato 08:30
Sempre più domestico il consumo degli Spumanti italiani

Consumi Spumanti 1° semestre 2008

Cresce ancora l’esport e cresce il valore

Continua il boom dei vini spumanti italiani all’estero. Oltre 1,3 mld Euro il valore dell’export 2007. 320 milioni di bottiglie a fine 2008? Trend in crescita: + 40 milioni di euro il fatturato nei primi 6 mesi del 2008. Il mercato chiede etichette » parlanti».

Ultimissime notizie dai vari mercati : previsto un aumento dei consumi a fine anno. Nei primi 6 mesi del 2008 le esportazioni di vini spumanti italiani registrano  un + 10% in volume  e  + 60% in valore . Il mercato interno resta piatto, in linea con i dati del primo semestre 2007. In ogni caso i vini spumanti non subiscono un calo nei consumi. C’è inoltre un calo delle importazioni di spumanti esteri (crescono invece i vini fermi). All’estero sempre più un consumo più individuale, meno guidato. La destagionalizzazione è il traino dei consumi. Cresce di più il fatturato rispetto ai volumi: segno di un riconoscimento del valore aggiunto delle bollicine made in Italy. Secondo il Forum ci sono ancora ampi margini di crescita e di nuovi mercati.

» Forum Spumanti d’Italia – dice Giampietro Comolli - dal 2007 ha iniziato a monitorare su scale diverse e con panel diversificati  con continuità  il mercato nazionale ed estero grazie al supporto del Ministero delle Politiche Agricole – direzione generale del dipartimento delle politiche agricole –tutela del consumatore. E’ stato istituito Ones, l’Osservatorio Nazionale Economico Spumanti, proprio per sondare  produzioni e consumi, per ottenere finalmente dati sempre più certi e armonizzare le unità di misura. Società di consulenza forniscono il supporto tematico. Un grazie alla Gdo, alle  enoteche e alle piattaforme per la collaborazione in tempo reale.»

Il mercato interno conferma anche il maggiore movimento degli acquisti nella grande distribuzione e nei discount con partita iva; le vendite in cantina registrano un significativo incremento soprattutto per le aziende medio piccole e a conduzione familiare. Circa il 7% della produzione spumantistica nazionale è venduta direttamente alla produzione ( con punte anche del 14-18% come nella zona di Valdobbiadene).

Dai primi dati definitivi del 2007 la crescita all’estero segna un nuovo sorpasso: dopo il successo nel 2006 negli Usa con Asti e Prosecco che hanno superato in numero di bottiglie spedite di  Champagne e Vin Mousseaux francesi, sicuramente gli Spumanti Italiani sono primi per volumi anche nel mercato Svizzero, Austriaco e Russo: rispettivamente 7,5 milioni di bottiglie, 4,6 milioni, 8,5 milioni.

Il mercato Russo, quello Irlandese, Austriaco e Belga fanno registrare nei primi mesi anche del 2008 incrementi molto significativi. La Spagna addirittura segna un + 26% rispetto ai primi 6 mesi del 2007. In calo la esportazione e la reimportazioni di bollicine in Francia con – 10%. L’incremento del primo semestre  2008  viene calcolato intorno a 10 milioni di bottiglie, il che fa supporre che a fine 2008 si possa  raggiungere la vendita di 320 milioni di bottiglie con un nuovo record di fatturato all’origine e al consumo.

» Continua il segnale positivo – ribadisce Comolli -  dell’incremento del valore  superiore ai volumi sia stazionari che in crescita. Vuol dire che il mercato mondiale riconosce agli spumanti italiani un valore maggiore ed è disposto a pagarlo. E’ percepito un rapporto valore-identità più alto del passato, si acquisiscono mercati nuovi  pronti a spendere di più, si diventa competitor di prodotti anche più blasonati perché il mercato mondiale comprime i prezzi. Non ultima la scoperta  del tentativo di registrare il marchio » spumanti » in Cina.»