Prezzi e grida
ADUC: «Se non si liberalizza il mercato questi problemi saranno ricorrenti»
Prezzi in picchiata alla produzione e in impennata al consumo. Che fare? Oltre all'allarme sull'aumento dei prezzi, occorre capire perché i prezzi di alcuni prodotti, per esempio petrolio e grano, diminuiscono all'origine e non alla fine del percorso. Fare appello a qualche autorità affiche' vigili, cioè intervenga, sui prezzi e' una presa in giro per i consumatori. Se non si liberalizza il mercato questi problemi saranno ricorrenti. Facciamo un esempio.
E' noto che il prezzo del carburante può diminuire se si razionalizza la distribuzione finale; ebbene questo può avvenire, come succede all'estero, anche con la liberalizzazione degli impianti. La grande distribuzione potrebbe scontare 8-10 centesimi al litro se avesse la possibilità di collocare le istallazioni all'interno della propria area commerciale ma a questa soluzione si oppongono i piccoli benzinai; le Regioni, inoltre, impongono norme, come, per esempio, l'allineamento degli impianti alla sede stradale, che rendono difficile altre soluzioni. A questo problema si aggiunge il fatto che i fornitori, cioè i petrolieri, agiscono in regime di sostanziale monopolio il che non induce a favorire una diminuzione dei prezzi dei carburanti. Dunque strillare perché i prezzi sono aumentati serve a poco se chi governa non cambia le regole e libera il Paese dalla morsa delle corporazioni.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
- 28/02/2017 Torna l'inflazione, ma non è una buona notizia
- 04/01/2017 L'Italia è in deflazione e l'ultima volta era il 1959. Perché gli economisti sono preoccupati
- 23/07/2016 Prezzi, l'Italia è in deflazione come nel 1959
- 18/05/2016 Deflazione, che pericolo corre l'Europa e perché Usa e Gran Bretagna fanno meglio di noi?