25 aprile 2024
Aggiornato 01:30

Area industriale sovracomunale «La Fornace»: firmato il protocollo d'intesa

Un polo produttivo sovracomunale di 240mila metri quadrati, in grado di accogliere fra 20 e 30 industrie medio-grandi (con necessità superiori agli 8mila metri quadrati), con risvolti positivi sull’occupazione e sull’economia dell’intero territorio: questo sarà «La Fornace», conosciuta anche come «Oriolo 2», per la cui realizzazione è stato firmato il protocollo d’intesa fra la Provincia, Reindustria, i Comuni di Castelleone, Madignano, Montodine, Moscazzano, Formigara, Gombito, Fiesco, Ripalta Arpina.

Finalmente, verrebbe da dire, poiché dell’area si parlava dal 1999, ma poi l’idea non aveva camminato. E’ stata ripresa con forza dalla Provincia e dall’assessore Agostino Alloni, secondo il quale è necessario cambiare strada rispetto alla programmazione territoriale tradizionale, che vedeva sorgere le aree per insediamenti produttivi un po’ a caso sotto ogni campanile. Quello della Fornace è il primo esempio di un’area grande, concordata fra più Comuni, in grado di soddisfare le esigenze di insediamenti «esogeni», mentre i singoli Comuni terranno nel proprio territorio limitate aree per insediamenti «endogeni», cioè per artigiani e piccole industrie che servono al territorio stesso.
«In questo caso si è proceduto scegliendo insieme l’area migliore che potesse risolvere il problema per tutti i Comuni interessati e che fosse coerente con il Piano territoriale provinciale», ha detto Alloni.

Un esempio, quindi, da promuovere ed esportare.
Questa, tuttavia, non è l’unica caratteristica innovativa e positiva della Fornace. L’appetibilità dell’area, infatti, scaturirà non solo dal prezzo dei lotti, che sarà competitivo, ma soprattutto dal fatto che essa, ha spiegato Alloni, «fa sistema» con il sistema multimodale dei trasporti: l’area infatti si trova in fregio alla Paullese, per l’accesso alla quale verranno realizzati rotatorie e uno svincolo a due livelli; è a breve distanza dallo scalo ferroviario di Castelleone, che verrebbe ampliato; infine sta avanzando l’idea della «pedegronda» ferroviaria di collegamento fra Castelleone, e quindi con la linea Cremona-Treviglio, e Pizzighettone con la linea verso Codogno-Milano e Parma-Bologna ma soprattutto collegato a sua volta con l’area di Tencara, che sarà il polo logistico provinciale e consentirà l’utilizzo del trasporto fluviale.
Ancora, a poca distanza dall’area della Fornace sorgerà la centrale a biogas Biofor, che potrà fornire teleriscaldamento e teleraffreddamento a prezzi competitivi e utilizzando fonti energetiche rinnovabili.

«La Fornace – ha concluso Alloni – è dunque un esempio di sviluppo sostenibile sotto ogni aspetto: il risparmio di territorio agricolo, l’intermodalità di trasporto, l’aspetto energetico».
A Reindustria il compito di promuovere nel mondo imprenditoriale le opportunità offerte dalla nuova area per insediamenti produttivi: opportunità, ha detto il presidente Agostino Svoldi, «che altri territori non possono offrire». Savoldi ha anche annunciato che già nel 2009 potrebbero partire i lavori di realizzazione dell’area.
Il sindaco di Castelleone, Chiara Tomasetti, ha sottolineato come in questa vicenda i Comuni siano stati animati da un obiettivo condiviso da perseguire, che è economico e ambientale e porta benefici a tutti, ed ha auspicato che questa capacità di lavorare insieme possa avere ulteriori sviluppi.