23 aprile 2024
Aggiornato 09:30

Razze in estinzione. Liquidati gli incentivi agli allevatori ragusani

L’intervento della Provincia è finalizzato a contribuire ai costi sostenuti per il mantenimento dei capi appartenenti alla “razza modicana” per i bovini, alla “razza ragusana” per gli asini ed alla “razza comisana” per gli ovini

Con apposito provvedimento del settore Sviluppo Economico della Provincia Regionale sono state liquidate agli allevatori interessati gli incentivi a sostegno delle razze in estinzione.
L’intervento della Provincia è finalizzato a contribuire ai costi sostenuti per il mantenimento dei capi appartenenti alla «razza modicana» per i bovini, alla «razza ragusana» per gli asini ed alla «razza comisana» per gli ovini. Razze tutte di inestimabile valore e che hanno fatto la storia della zootecnia iblea e siciliana.

Il sostegno è stato facilitato dall’essenziale ruolo dell’Associazione Regionale Allevatori che detiene tramite il Consorzio Provinciale di Ragusa i rispettivi libri genealogici. Da considerare che le razze, oggetto dell’intervento contributivo, sono particolarmente rinomate e censite fra le più pregiate del panorama zootecnico nazionale ed internazionale.

L’iniziativa della Provincia Regionale vuole essere non solo una testimonianza a favore degli allevatori che, nonostante le difficoltà ed i costi sempre crescenti continuano ad allevare il bestiame di tali razze, ma anche un segnale di convinta volontà a collaborare al loro mantenimento ed alla loro valorizzazione.
«L’intervento contributivo della Provincia – dice l’assessore allo Sviluppo Economico Enzo Cavallo - è una forma di ristoro per gli allevatori che nonostante gli elevati costi di mantenimento e la limitata redditività, continuano ad allevare i preziosi capi di bestiame appartenenti a razze che pur se pregiate sono ormai in estinzione. Con la previsione e la erogazione dell’aiuto a favore degli allevatori si vuole testimoniare la volontà e l’impegno a salvaguardare un patrimonio di grandissimo valore per la nostra zootecnia».