19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Un rapporto della Corte dei Conti svela i maxi stipendi dell'ex governatore

La Sicilia d'oro di Cuffaro

Mentre il bistrattato governo Prodi dava l'esempio e tagliava lo stipendio dei ministri di oltre il 30%, la premiata ditta Cuffaro/centrodestra in Sicilia raddoppiava l'indennità di carica degli assessori regionali

Mentre il bistrattato governo Prodi dava l'esempio e tagliava lo stipendio dei ministri di oltre il 30%, la premiata ditta Cuffaro/centrodestra in Sicilia raddoppiava l'indennità di carica degli assessori regionali. Questo è quanto emerge da un rapporto della Corte dei Conti che denuncia come gli stipendi della giunta siciliana siano aumentati del 114,77% nel triennio 2005/2007.

Da un rapido calcolo si evince che gli attuali assessori, oggi, guadagnano più di un ministro del Governo non parlamentare (15mila euro in più all'anno). Volendo fare i conti in tasca, gli assessori e deputati siciliani guadagnano circa 14mila euro netti, gli assessori esterni circa 11mila.

Ma non sono solo gli eletti a dare il «buon esempio»: tutti i dipendenti della Regione Sicilia nel 2007 sono costati oltre 700 milioni. Un aumento del 37% rispetto al 2001 e di oltre il 18% se paragonato all'andamento dell'inflazione nel triennio censito.

Tutto questo è il frutto di un'opera «pia» condotta dalla giunta Cuffaro che, volendo dare un calcio al precariato, a partire dal 2005 contrattualizzò molti dipendenti a tempo determinato. Vennero assunti senza concorso 3496 nuovi dipendenti (paragonabili all'intero numero dei dipendenti della Regione Lombardia che rappresenta quasi il doppio della popolazione sul territorio siciliano) proprio alla vigilia delle nuove elezioni regionali che videro la netta conferma di Cuffaro alla guida della giunta. Qualche piccola scossa di assestamento si ebbe ulteriormente nel 2006 con l'assunzione di 130 precari e nel 2007 con 197 nuove assunzioni.

La Regione Sicilia conta 20mila dipendenti, 14mila a tempo indeterminato, 5455 ex precari, 702 lavoratori socialmente utili. Gli oltre 2000 dirigenti hanno visto accrescere il loro portafoglio grazie alle «retribuzioni di posizione di risultato» che aumentavano proporzionalmente al numero degli uffici di massima dimensione e delle strutture intermedie.

Gli unici che avrebbero potuto «perdere» qualcosa nella spartizione dei «profitti» sarebbero stati i lavoratori dipendenti i quali non avrebbero goduto del «trattamento accessorio» perchè – come afferma la stessa Corte dei Conti – in violazione delle disposizioni normative e contrattuali. Ma, come per magia, all'indomani delle dimissioni di Cuffaro e qualche mese prima dell'insediamento del nuovo presidente, Raffaele Lombardo, la Regione approvava una meritata sanatoria!

La ciliegina sulla torta è rappresentata dai consulenti esterni. Nel 2007 erano 51 più 5 per il «controllo strategico» collegati a 10 dei 12 assessori in carica. Peccato solo che la normativa preveda tre consulenti come numero massimo per ogni assessorato, più un consulente per il servizio di controllo strategico. Della serie non c'è due senza tre e il quattro vien da sé...
Il cinque sono le pensioni la cui spesa – proporzionale all'aumento delle persone che hanno smesso l'attività lavorativa – è arrivata a 538 milioni di euro.

A fronte di un'eccessiva spesa per stipendi e pensioni si registra un netto calo dei trasferimenti alle famiglie (-9,8%) e alle imprese (-42,9%). La Corte dei Conti denuncia inoltre come la Regione spenda davvero poco per favorire il turismo e le opere pubbliche mentre abbonda sulla formazione professionale (430 milioni). Ma, si legge nel rapporto, «la disoccupazione giovanile, alla quale dovrebbe prevalentemente rivolgersi la spesa per la formazione professionale, nel 2005 è stata del 40,6% per gli uomini e del 52,1% per le donne».

Non sono davvero tempi felici per Lombardo, il fiero e fedele alleato di Berlusconi. In bocca al lupo...

A.Dra