29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Le materie prime agricole non offrono alcun alibi ad ulteriori aumenti dei prezzi

Prezzi: da grano a pasta rincari del 369%

E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati del Ministero del Tesoro

Con il prezzo del grano e del latte alla stalla che sono oggi più bassi di quelli rilevati all'inizio dell'anno le materie prime agricole offrono alcun alibi ad ulteriori aumenti dei prezzi del latte, pane e della pasta che al contrario dovrebbero diminuire al consumo. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati del Ministero del Tesoro che ha rilevato un aumento del 30,4 per cento per la pasta, del 13,3 per cento per il pane e dell’11,2 per cento per il latte nel primi sei mesi dell'anno.

A favorire la crescita dei prezzi nell'agroalimentare - sottolinea la Coldiretti - sono soprattutto le distorsioni e i troppi passaggi esistenti nel percorso dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale i prezzi moltiplicano e i centesimi si trasformano in euro. Il prezzo del latte moltiplica del 241 per cento nel suo percorso dalla stalla allo scaffale mentre il grano subisce aumenti del 369 per cento nel diventare pasta e addirittura del 1325 per cento se si trasforma in pane, secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati del servizio Sms consumatori del Ministero delle Politiche Agricole.

In Italia, al momento attuale - denuncia la Coldiretti - per ogni euro speso nell'acquisto di prodotti alimentari, 60 centesimi vengono assorbiti dalla distribuzione commerciale, 23 centesimi dall'industria alimentare e solo 17 servono per remunerare il prodotto agricolo: questo significa, in altre parole che il prezzo moltiplica di oltre cinque volte dal passaggio dal campo alla tavola.

L’aumento dei prezzi al dettaglio sta provocando anche un preoccupante effetto stagnazione sui consumi alimentari che nel primo semestre del 2008 sono rimasti uguali in quantità a quelli dello scorso anno anche se si sono verificate variazioni nella composizione della spesa. Se si sono ridotti i consumi di pane (- 2,5 per cento), carne bovina (- 3,0 per cento) frutta (- 2,6 per cento) e ortaggi (- 0,8 per cento), tornano a salire quelli di pasta (+ 1,4 per cento), latte e derivati (+1,4 per cento) e fa segnare un vero boom la carne di pollo (+6,6 per cento).

L'aumento dei prezzi - sottolinea la Coldiretti - incide sopratutto sugli anziani e sulle famiglie numerose con le coppie con tre o più figli e le persone con più di 64 anni da sole o in coppia che destinano ben il 21,9 per cento della spesa complessiva agli alimentari. Si tratta di segmenti della popolazione - precisa la Coldiretti - particolarmente sensibile agli effetti dell'inflazione che ha provocato nel 2008 un forte aumento dei 467 euro al mese che mediamente ogni famiglia italiana destina alla spesa alimentare Le principali voci di spesa alimentare - rileva la Coldiretti - sono nell'ordine carne per 106 euro, frutta e ortaggi per 84 euro, pane e pasta per 79 euro e latte, uova e formaggi per 64 euro.

La Coldiretti che sta lavorando ad una strategia per semplificare e razionalizzare la filiera per rispondere alle esigenze degli agricoltori e nell'interesse dei consumatori. «Vogliamo affrontare l'emergenza inflazione – afferma – con un piano che vede il coinvolgimento, oltre che delle imprese agricole, del sistema dei consorzi agrari (Assocap), dai quali passa oltre il 40 per cento dei mezzi tecnici, lo stoccaggio e la trasformazione dei prodotti, di CoopColdiretti (sono 1300 ad oggi le cooperative socie di Coldiretti) e del sistema dei farmers market. Per la definizione del piano – aggiunge il Presidente di Coldiretti - auspichiamo, e in tale maniera ci attiveremo, la fattiva e necessaria partecipazione del sistema della trasformazione artigianale e industriale e della piccola e grande distribuzione. Il nostro progetto, che intendiamo presentare al Governo nei prossimi mesi – conclude Marini – vuole essere l'impegno concreto di Coldiretti per il rilancio dei consumi e il contenimento dell'inflazione legata all'alimentare nel nostro Paese».

LA MOLTIPLICAZIONE DEI PREZZI DAL CAMPO ALLA TAVOLA

PREZZO MEDIO RINCARI DA CAMPO A TAVOLA
LATTE FRESCO INTERO (1,4 euro/litro) + 241 per cento
PASTA (0,75 euro al chilo) + 369 per cento
PANE (2,85 euro al chilo + 1325 per cento
MEDIA AGROALIMENTARE + 488 per cento
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Sms Consumatori del Ministero Politiche Agricole

LA SPESA DELLE FAMIGLIE ITALIANE IN ALIMENTI E BEVANDE
Prodotti
Carne 106 euro
Pane e trasformati di cereali 79 euro
Latte, formaggi e uova 64 euro
Ortaggi, frutta e patate 84 euro
Pesce 42 euro
Zucchero, dolciari e caffè 32 euro
Bevande 42 euro
Oli e grassi 18 euro
In totale 467 euro
Fonte: Elaborazione Coldiretti su dati Istat