2 maggio 2024
Aggiornato 02:30
Zaia torna sulla questione del vino DOCG Nobile di Montepulciano, fermo alle frontiere USA

Nobile di Montepulciano, Zaia scrive alla procura

«Certo è che pur essendo certi che non si tratta di un problema di sicurezza alimentare, quando esiste una legge va rispettata»

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia informa che oggi ha scritto alla Procura della Repubblica di Montepulciano, dandone informazione anche al Dipartimento del Tesoro Americano e all’Ambasciata Usa in Italia. «Questo allo scopo – spiega il Ministro – «di conoscere ogni informazione divulgabile, da poter trasmettere alle autorità americane che ne hanno fatto richiesta e, precisamente, agli uffici dell’Alcohol and Tobacco Tax and Trade (TTB) del Dipartimento del Tesoro USA».

Zaia torna dunque sulla questione del vino DOCG Nobile di Montepulciano, fermo alle frontiere USA dopo gli accertamenti effettuati dalla Guardia di Finanza in alcune imprese vitivinicole, che avrebbero prodotto e commercializzato il vino DOCG senza che questo avesse però, secondo gli inquirenti, i requisiti previsti dal relativo disciplinare.
Gli Stati Uniti hanno chiesto di conoscere i nomi dei produttori e degli imbottigliatori coinvolti nelle indagini; il tipo di irregolarità riscontrate, le annate e i marchi dei vini prodotti in modo irregolare o di cui si sospetta l’irregolarità.

«Ho chiesto al cons. Pietro Allotta, Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Montepulciano – dichiara Zaia - di aiutarci a dare agli americani le risposte che si attendono. Potremo così evitare un altro generalizzato blocco delle importazioni di un vino italiano».
«Certo è che – chiarisce il Ministro – pur essendo certi che non si tratta di un problema di sicurezza alimentare, quando esiste una legge va rispettata. Se si accerteranno responsabilità, non ci saranno sconti».