Ferragosto: weekend in agriturismo per duecentomila
E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che le previsioni confermano la tendenza dell'estate 2008 alla ricerca del low cost e alla riduzione della durata del soggiorno anche in campagna
La coincidenza del ferragosto con l’inizio del weekend favorisce l’agriturismo dove si stima che almeno duecentomila trascorreranno il fine settimana all'insegna della buona tavola e del relax all'aria aperta. E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che le previsioni confermano la tendenza dell'estate 2008 alla ricerca del low cost e alla riduzione della durata del soggiorno anche in campagna.
Alcuni dei diciottomila agriturismi italiani - sottolinea la Coldiretti - si sono attrezzati e hanno messo a disposizione anche spazi all'aria aperta per tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama questo tipo di vacanza itinerante e inoltre in molti casi è offerta ospitalità anche agli animali domestici.
A far scegliere l'agriturismo per ferragosto è certamente - precisa la Coldiretti - l'opportunità di conciliare la buona tavola con la possibilità di stare all'aria aperta avvalendosi anche delle comodità e dei servizi offerti soprautto in condizioni di tempo incerto. Equitazione, tiro con l'arco, trekking, visita a percorsi naturalistici e archeologici o semplici passeggiate nella natura sono alcune delle attività gettonate dagli ospiti che però in maggioranza preferiscono «oziare con le gambe sotto il tavolo» assaggiando i prodotti tipici della casa.
Tra gli antipasti - informa la Coldiretti - i più richiesti sono la caponata di melanzane tipicamente siciliana, le frittole di maiale, ciccioli simili a quelli emiliani che i calabresi mangiano a Ferragosto per salutare l'estate che va e l'autunno che arriva, come pure le lumache sulle montagne del bellunese. Come primi - continua la Coldiretti - gettonatissimi sono la pastasciutta al sugo di papera, un cavallo di battaglia dell'Umbria nella festa più calda dell'anno, gli zitoni di ferragosto, un particolare tipo di pasta caratteristico della Costiera Amalfitana condito con pomodori freschi e secchi, la ciardedda, una zuppa fredda a base di friselle (pane secco tagliato in due, cotto due volte e ammorbidito con acqua fredda) condite con pomodoro fresco, cetrioli, cipolla rossa, olio extra vergine d'oliva, sale e pepe, peculiare piatto salentino, la più nota panzanella, un altro «must» dell'estate toscana o ancora la pasta al pesto pantesco a base di capperi dell'isola di Pantelleria, pomodoro, aglio, prezzemolo, olive e olio extra vergine d'oliva.
Come secondi, invece, il coniglio all'ischitana, stufato con vino bianco ischitano, pomodoro maturo, rosmarino e basilico o ancora il coniglio alla cacciatora tipico dell'Isola del Giglio. E per chiudere la tradizione - continua la Coldiretti - consiglia la pesca al vino che raggiunge la perfezione se preparata con pesche a pasta bianca dell'Emilia Romagna immerse nel vino, da consumare ben refrigerato.
E tra i clienti - conclude la Coldiretti - non mancano gli stranieri (25 per cento) e i giovani (55 per cento) con età compresa tra i 18 e i 35 anni, grazie ad un notevole miglioramento del settore, che è in grado di offrire servizi diversificati tra loro che attirano non solo gli amanti della buona cucina e della serenità, ma anche escursionisti, nostalgici delle antiche tradizioni, sportivi, creativi e amanti dell'avventura.
Per i ritardatari è possibile cercare occasioni dell'ultimo minuto attraverso la rete dove è presente il sito Campagna Amica con una selezione di quasi millecinquecento agriturismi che possono essere scelti attraverso un motore di ricerca per tipo di ospitalità, collocazione geografica, prezzo e servizi offerti, compreso il benvenuto agli animali.
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