Incontro su fondo di rotazione per imprese bellunesi
Le risorse del fondo di rotazione costituito con la legge regionale 18/94 sono insufficienti a soddisfare tutte le domande che vengono presentate
Le risorse del fondo di rotazione costituito con la legge regionale 18/94 «Interventi in favore di imprese ubicate nel territorio dei Comuni della provincia di Belluno» sono insufficienti a soddisfare tutte le domande che vengono presentate. E le liste d’attesa si allungano. L’argomento è stato al centro di un incontro oggi a Palazzo Balbi tra gli assessori regionali Oscar De Bona (delegato alle funzioni amministrative per la provincia di Belluno) e Vendemiano Sartor (economia) e una delegazione bellunese, guidata dal presidente della Provincia Sergio Reolon, in cui c’erano Luigi Curto dell’Unione artigiani, Moreno De Col dell’Appia, Stefano Perale e Antonio Fontana di Assindustria, Luca Dal Poz dell’Ascom e Luciano De Gasperi della Cooperativa di garanzia dell’Appia.
Era presente anche il consigliere regionale Dario Bond che ha presentato alla giunta regionale un’interpellanza su questo tema. Il fondo di rotazione della legge 18 – è stato rilevato - ha mostrato di funzionare bene in tutti questi anni. Nel 1994 infatti De Bona, allora presidente della Provincia di Belluno, e l’on. Gianfranco Orsini lo avevano ideato e si erano adoperati per farlo approvare, costituendo di fatto il primo provvedimento di federalismo fiscale. La gestione è stata affidata alla Provincia di Belluno, in collaborazione con la Veneto Sviluppo. In questi ultimi due anni – ha ricordato De Bona - sono state ampliate le categorie che possono accedere al fondo di rotazione, che abbatte di circa 4 punti il tasso di interesse.
Le domande sono così aumentate e oggi occorre aspettare circa un anno. Se non si trovano altre risorse – è stato detto - chi farà domanda il prossimo anno rischia di dover aspettare ancora di più. La Provincia e la associazioni di categoria hanno chiesto di fare il punto sulla situazione. De Bona ha ringraziato l’assessore Sartor che, appena insediato, ha dato immediatamente la sua disponibilità. A conclusione dell’incontro, la Regione si è impegnata a verificare da un lato se nella finanziaria dello Stato ci sarà la possibilità di qualche integrazione, dall’altro se c’è qualche spazio di intervento anche nella finanziaria regionale. Inoltre, in sede tecnica si valuterà come poter alleggerire la graduatoria delle domande. Il prossimo incontro è stato fissato per metà settembre.
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